La notizia era nell'aria da un po' ma ora l'indiscrezione è di dominio pubblico: Livio Suppo sarà il nuovo team manager del team Suzuki Ecstar. A suggerire la cosa è stato nelle scorse ore Simon Patterson, ripreso e confermato in seguito anche dai colleghi di Sky MotoGP, Corsedimoto e GPone. Una notizia che avvalora, insomma, quanto da noi stessi in qualche maniera suggerito soltanto ieri.
Nessun commento è stato rilasciato al momento dai diretti interessati. Di certo, l'ex manager di Honda e Ducati è chiamato a colmare il vuoto lasciato dall'addio di Davide Brivio, sbarcato, dopo il mondiale conquistato con Joan Mir, nel dorato mondo della Formula 1, in seno ad Alpine.
E potrebbe essere stato proprio il pilota spagnolo uno dei personaggi in qualche maniera decisivi nello svolgimento di questa vicenda. Molte sono, infatti, le voci che lo vorrebbero insistentemente oggetto di attenzione da parte di Honda, per il prossimo futuro. La sua presenza a finaco di Marc Marquez, per il 2023, rappresenta un'ipotesi reale, sulla cui concretezza inciderà la strategia di medio periodo della squadra che lo vede attualmente tra le sue fila. Insomma, la possibilità di contare su una struttura gestita in maniera corretta, da parte di un manager che ha dismostrato, in passato, a più riprese, di saper essere un vincente, è di sicuro una mossa in grado di dare una nuova prospettiva alla possibilità di rimanere in Suzuki per un ulteriore biennio.
Suppo dovrebbe rivestire il suo nuovo incarico fin da subito, con un contratto che lo legherà alla casa di Hamamatsu di natura pluriennale. Come saprà integrarsi una personalità come quella del torinese all'interno del team Suzuki, naturalmente, ad oggi, non è dato sapersi. In questo senso, non c'è dubbio che il suo carattere abbia tratti profondamente differenti da quella di Brivio. Se quest'ultimo ha sempre rivestito i panni del tessitore capace di fungere da collante tra Casa e piloti, Suppo è sicuramente noto per un piglio più incisivo e forse meno incline ai compromessi. Illazioni che, ad ogni modo, sembrano perdere di qualsiasi consistenza se messe in relazione a due dei piloti che lo hanno reso un vincente nella sua carriera in MotoGP. Insomma, se è riuscito a tenere a bada gente come Casey Stoner e Marc Marquez, gli strumenti per fare bene anche in questa nuova avventura in Suzuki non dovrebbero mancare.