Eh ma le giapponesi sembrano dormire! Ormai è quasi un mantra, solo che almeno per Yamaha non è così e è da un po’ che lo diciamo. Anzi: in Yamaha non scherzano e si sono messi giù a fare in fretta davvero. In fretta e sul serio. L’ha ammesso anche Fabio Quartararo, che ora è a detta di tutti quello che potrebbe sorprendere nel 2025 che sta per cominciare. Anche perché a questo punto non è più del tutto escluso che Yamaha non decida di mandare in pista sin da questa stagione il suo nuovissimo motore V4. Che fosse pronto da tempo lo sapevamo e anche Max Bartolini l’aveva ribadito, ma che avesse già “una moto intorno” è una sorpresa per tutti. Ma evidentemente è così vista la bomba del giorno: sarà Andrea Dovizioso (secondo quanto riportato da motorsport.com) a tenerlo a battesimo a Sepang tra pochissimi giorni, in occasione dei primi test ufficiali della MotoGP.
Una scommessa, quella del V4, affidata quindi al talento, all’esperienza e alla sensibilità del pilota italiano, pronto a rimettersi in gioco per guidare da protagonista una svolta che per Yamaha può essere definita epocale. E per cui vale la pena rimettersi il casco dopo l’addio alle corse nel GP di San Marino del 2022. La Yamaha, che negli ultimi anni ha vissuto un periodo di flessione, ha deciso di puntare su una configurazione motore che rappresenta una vera e propria rivoluzione per il marchio. Sebbene il progetto del V4 fosse già noto, il suo debutto anticipato negli Shakedown Test a Sepang ha colto tutti un po' di sorpresa. La scelta di Yamaha di affidarsi a Dovizioso è stata giustificata, ufficialmente, per sopperire all’assenza di Cal Crutchlow, fermo per un infortunio alla mano, ma è chiaramente una dichiarazione di intenti: tornare a competere a alti livelli chiedendo all’uomo che ha fatto crescere l’oggi imbattibile Ducati Desmosedici di accompagnare lo sviluppo. Peccato solo che lo Shakedown Test a Sepang, si svolgerà a porte chiuse.
Rinforzata dall’esperienza del forlivese, già avvezzo al V4 dai suoi anni in Ducati, quindi, la squadra di Iwata spera di ottenere feedback preziosi per sviluppare al meglio la nuova moto. Dovizioso, pur non gareggiando ufficialmente da due anni, non ha mai perso il contatto con i prototipi. Il suo coinvolgimento nei test, insieme ai piloti ufficiali Fabio Quartararo e Alex Rins, e al nuovo collaudatore Augusto Fernández, racconta quanto Yamaha, adesso che potrà contare anche su Pramac, la squadra satellite campione del mondo, sia intenzionata mettere definitivamente fine ai suoi anni difficili. Il V4, testato in forma embrionale a Jerez, rappresenta un cambiamento radicale rispetto al tradizionale motore a quattro cilindri in linea di Yamaha. Con tutti i suoi rivali già sulla configurazione a V, la casa giapponese ha deciso di seguire la stessa strada, ma con il suo solito tocco di originalità. Con l'esordio del nuovo motore che, però, resta per ora previsto per il 2026.
Il ritorno di Dovizioso, testimoniato anche sui suoi profili social, dove ha condiviso il suo allenamento per i test di Sepang, è un segnale che la Yamaha è pronta a ripartire con determinazione. La sua esperienza, unita alla voglia di innovare, potrebbe essere la chiave per il rilancio del team nella stagione 2025. La storia è appena ricominciata.