Adesso fa il team director, ma a dispetto di un ruolo che prevede impostazione da manager e dichiarazioni ponderate al limite della banalità, Alessio Salucci da Tavullia riesce a essere ancora , semplicemente, Uccio. Battuta sempre in tasca, modi veloci e occhi che raccontano di un ragazzo che ormai ha superato i quaranta da un pezzo, ma che fa i conti con l’entusiasmo delle prime volte all’inizio di ogni stagione, anche ora che le responsabilità sono di più e che c’è pure una vera e propria investitura ufficiale da timoniere. Qualcuno lo chiamerebbe percorso di crescita e sfida, ma forse troppe definizioni non servono per raccontare l’inizio di un nuovo capitolo di una storia che è speciale. E che, adesso, suona pure un po’ di ritorno al passato, come ha raccontato lo stesso Uccio nello scrum di ieri con la stampa.
La nuova era del Team Pertamina Enduro VR46
Con l'uscita di scena di Pramac come team satellite Ducati, la VR46 si è assunta il compito di diventare il partner privilegiato di Borgo Panigale, equipaggiata con la GP25. “È cambiata la parte tecnica; abbiamo più persone e più pezzi. Più ingegneri. Io con Vale sono stato sempre in team ufficiali quindi mi sembra un po’ come un ritorno al passato” - ha dichiarato Uccio, evidenziando come la squadra si stia preparando a sfruttare al meglio questa nuova opportunità. La stagione 2023 ha visto Marco Bezzecchi ottenere un terzo posto in campionato, la 2024 è stata condizionata da “pneumatici nuovi che ci hanno costretto a faticare tanto perché non riuscivamo a farli performare sulla GP23”, ma ora con il suo passaggio ad Aprilia del Bez, il team si concentrerà su Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio. “Fabio non vede l’ora – scherza Uccio – sembra un bambino che non si tiene. E sono molto contento che Franco sia con la nostra squadra quest'anno. È un pilota molto bravo e conosco molto bene il ragazzo che è. Per me, nell'ultima parte della stagione 2024, Franco è sicuramente migliorato molto”. Questo cambiamento riflette non solo un'opportunità di crescita per il pilota, ma anche un impegno del team nel fornire il supporto necessario per il suo rilancio. Tanto che il contratto è sì di un solo anno, “ma spero che resti con noi molto più a lungo”.
La sfida dei giganti e “i panni di Tardozzi”
La griglia della MotoGP 2025 è pronta per una serie di scontri epici. Marc Márquez e Pecco Bagnaia sono destinati a essere protagonisti, ma la competizione non si ferma qui. “Insieme a Martin, sono i tre più forti in griglia. E no, non mi piacerebbe essere nei panni di Tardozzi – ha poi scherzato Uccio, sottolineando la difficoltà di gestire due piloti come Pecco e Marquez nello stesso box - Davide dovrà essere molto bravo a gestire due piloti fortissimi. Per me esiste il pilota forte e quello fortissimo, Pecco è nella seconda categoria, ha qualcosa in più e tutte le carte per giocarsi il titolo contro Marquez, Martin, e ci metto anche Diggia". Ma è, di fatto, qualcosa che a Alessio Salucci da Tavullia non interessa ora se non sul piano della curiosità e, ovviamente, dell’amicizia con Pecco Bagnaia. In questa chiave nella sfida tra i due campionissimi della Ducati potrà piuttosto tornare utile Valentino Rossi. Il 46, infatti, ha deciso di ridurre i suoi impegni automobilistici per dedicarsi maggiormente al progetto MotoGP, promettendo di essere presente in almeno sei o sette Gran Premi quest'anno. “Vale è sempre più dentro al progetto MotoGP - ha affermato Uccio - Quando Vale viene a una gara, non viene per una vacanza ma per trascorrere molto tempo nel nostro box, con i nostri piloti e sicuramente potrà giovarne anche Pecco. Più Vale verrà e più aiuterà Pecco, anche se Bagnaia ha già dimostrato di essere tosto psicologicamente: ha carattere. Se continuerà così, non sarà facile nemmeno per Marquez batterlo”.
L'enigma Pedro Acosta: “sì, ma niente di serio”
Nel panorama dei giovani talenti, Pedro Acosta è un nome che risuona con forza. Tuttavia, Uccio ha chiarito la posizione della squadra di tavullia dopo le tante voci circolate nelle scorse settimane: “Non ne ho mai parlato seriamente nel nostro team.” Nonostante le speculazioni su un suo possibile arrivo, il pilota è attualmente legato a KTM, e la VR46 non ha intenzione di intavolare discussioni premature. “Acosta è un pilota fantastico - ha ammesso – ma non siamo andati mai a fondo. Piuttoto mi dispiace molto per la situazione che si è creata in KTM, non è un bel momento ma spero che tutto torni a posto nel più breve tempo possibile”.
Gigi Dall’Igna e una “certezza incrollabile su Ducati”
Per il team ufficiale Ducati, la presenza di Marc Márquez ha aggiunto un nuovo livello di complessità nella gestione della squadra. Tuttavia, Uccio ha espresso fiducia nella professionalità di Ducati e dei suoi leader. “Parlo molto con Gigi e lo vedo molto motivato anche per il nostro team. Dimostreranno per l'ennesima volta la loro professionalità e sono sicuro che, nel caso Di Giannantonio arrivi a fine stagione giocandosi il titolo, ci daranno il massimo supporto. Quello che è successo lo scorso anno con Pramac e Jorge Martin l’abbiamo visto tutti” . Una affermazione mette in luce l'unità e la determinazione del gruppo Ducati nel sostenere i propri piloti, indipendentemente dalle sfide interne e dai colori. Con un messaggio neanche troppo in codice per Fabio Di Giannantonio: “Quando Ducati ti dà la possibilità di usare quella moto, ha già messo in preventivo che puoi arrivare a giocarti il campionato. Sono cose che possono succedere, anzi io lo spero per noi che possa succedere ancora”.
La sensazione di “un ritorno al passato”
La stagione 2025 è vista come un ritorno alle origini, con un rinnovato impegno di Rossi nel paddock e un box con tanti più uomini del solito al lavoro. “Giorno dopo giorno, mese dopo mese, Vale è sempre più dentro al progetto MotoGP perché gli piace molto la sua squadra – ha raccontato – E’ un valore in più per il Diggia e Morbidelli, ma anche per tutti i piloti dell’Academy. E poi sono curioso e non vedo l’ora di rimettermi a lavorare con Ducati: abbiamo già visto la serietà che hanno”. Una partnership con Ducati che non è solo una questione di motori e componenti, ma di strategia e visione comune, mirando a alzare ancora e di più il livello e magari pure il gap con gli avversari.