Ancora è difficile da realizzare ma è tutto vero, Lewis Hamilton è il nuovo pilota ufficiale della Ferrari e la sua prima era con la rossa è iniziata, tra foto iconiche, incontri coi fan e prime parole italiane. Il primo giorno in pista del britannico sembra essere stato un successo: Sir Lewis ha girato a Fiorano, il circuito privato della Ferrari, con condizioni miste, perché mercoledì 22 gennaio ha piovuto in Emilia Romagna, e migliaia di tifosi intorno alle ringhiere del tracciato, con cartelloni, macchine fotografiche e cappellini già pronti per l’autografo dell’ex pilota della Mercedes. Ingegneri contenti e box pieno di sorrisoni, la mattinata di Hamilton a Maranello è stata all’altezza delle aspettative ed è già il momento di tornare in pista, perché l’inizio della stagione 2025 è sempre più vicino e per il sette volte campione del mondo c’è ancora qualcosa da capire. E il Circuit de Catalunya, vicino a Barcellona, è il migliore per allenarsi.
Ovviamente, il britannico come Charles Leclerc non ha guidato a Fiorano la nuova Ferrari, quella che verrà utilizzata a partire da fine febbraio, dato che per regolamento non si possono più effettuare test privati come una volta, ma la SF-23, la vettura usata dalla Scuderia nel 2023. Stessa cosa vale per gli allenamenti di Barcellona, che sono denominati infatti TPC, “Test previous cars”, proibitivi da un certo punto di vista ma utilissimi allo stesso tempo per provare soluzioni che potrebbero essere la chiave per il successo della stagione. Circa 1000 Km a disposizione e qualche punto debole da mandar via: a Barcellona Hamilton e Leclerc si concentreranno sull’usura delle gomme, che è stato uno dei problemi principali due stagioni fa, quando veniva usata quella monoposto (ma già nel 2024 è stato fatto un grande passo in avanti sulla materia), e sulle partenze, che dovranno essere impeccabili per attaccare fin da subito gli avversari di quella che sembra essere una stagione super competitiva.
Due problemi che Lewis Hamilton sa di saper gestire, perché l’esperienza certamente non gli manca, ma le giornate saranno essenziali anche per prendere semplicemente le nuove abitudini - anche in cuffia, con l’ingegnere Riccardo Adami che adesso non trova più l’accento spagnolo di Carlos Sainz. E nei momenti di pausa, Sir Lewis non si ferma, ma osserva attento tutto quello che fa Charles Leclerc tra muretto e telemetrie. Inoltre, la danza di Barcellona si può definire come la prima prova generale di quello che è un team quasi nuovo, riformato, con Loic Serra in azione come direttore tecnico - dopo gli anni alla Mercedes - e Jerome D’Ambrosio, il secondo di Fred Vasseur, a supervisionare. Charles Leclerc e Sir Lewis avranno ancora un’altra giornata a disposizione, mentre nel terzo e ultimo giorno di TPC ci si aspettano in pista i piloti di riserva della Scuderia, Antonio Giovinazzi e Dino Beganovic, impegnati nel 2025 come supporto della squadra di Formula 1 ma con l’italiano di nuovo al volante della 499P nel WEC e lo svedese in Formula 2.