Cavalli in pista, sogni stradali sull’asfalto, capolavori d’innovazione tra i cordoli. Mettetela come vi pare, ma la notizia vera è che a Lombok sta andando in scena la comparativa dei sogni per chiunque è cresciuto a pane e motociclette: Panigale, RSV4 e CBR. E il fatto che a guidarle ci siano i fenomeni della MotoGP cresciuti sotto l’ala di Valentino Rossi finisce per passare quasi in secondo piano.
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Ok, i tempi non li sapremo mai e come sarà andata la comparativa nemmeno, però il primo volo disponibile per mettersi sulle tribune del circuito di Mandalika lo prenderemmo senza pensarci neanche un secondo. Perché va bene che i piloti della MotoGP si sfidano ogni santa domenica per nove mesi l’anno, ma vuoi mettere con le moto stradali? A cui, di fatto, sono state tolte solo frecce e targa?
E se poi le tre moto stradali in questione sono praticamente il sogno di ogni amante delle supersportive, allora la faccenda si fa seria davvero. E di sicuro, al di là di quello che raccontano i social tra momenti di condivisione e sorrisi, l’avranno presa più che sul serio anche i protagonisti. Sì, perché mentre i turisti si godono le spiagge di un autentico paradiso, Pecco Bagnaia, Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi, Luca Marini e Fabio Di Giannantonio (con anche Celestino Vietti e Andrea Migno) sono arrivati per l’allenamento dei sogni con le Ducati Panigale V4, l’Aprilia RSV4 e la Honda CBR. E c’è chi mette le mani avanti, con Bagnaia che scherza sulla sua Panigale: “La mia avrà fatto 200mila km”.
Chi, invece, non ha neanche finito il rodaggio è Marco Bezzecchi, che proprio a Lombok ha incontrato per la prima volta il capolavoro di casa Aprilia, mettendosi in pari con il suo compagno di squadra Jorge Martin che invece ha guidato la RSV4 in pista già nei giorni scorsi nel circuito dell’Aspar Team a Valencia. Le storie Instagram della VR46 Academy raccontano di una giornata intensa, ma anche di un gruppo di piloti che non vede l'ora di tornare a competere ai massimi livelli. E Fabio Di Giannantonio, rientrato dopo l'operazione alla spalla, è un po’ il simbolo di questa voglia di riscatto e di sfida. Però un appello ai ragazzi della VR46 Academy lo facciamo: dai su, fateci vedere i tempi!
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