Comincia ufficialmente la stagione 2023 della MotoGP con i tradizionali test della Malesia, a Sepang. Tre giorni di shakedown a cui ne seguiranno altrettanti (dal 10 al 12 febbraio) con i piloti titolari, tutti in tensione per capire cosa sarà del loro anno. Tutti meno uno, Michele Pirro. Il collaudatore Ducati, già a Sepang con la sua Desmosedici, dovrà lavorare sui dettagli, magari su qualche ‘diavoleria’ prodotta durante l’inverno, ma poco altro. La lezione dello scorso anno è servita a Bagnaia (che dovrà sbagliare meno) ma anche a Ducati, che aveva portato in pista una moto troppo diversa rispetto alla 2021 rendendo più complicata del previsto la messa a punto.
A fianco poi, c’è la Aprilia RS-GP di Lorenzo Savadori, che Massimo Rivola ha descritto come “più bella” rispetto alla 2022, ben conscio del fatto che ai piloti della bellezza importa semre poco. Lo scorso anno Aprilia ha chiuso il campionato costruttori al secondo posto e, Livio Suppo lo ha ribadito più volte, il ritorno di Manuel Cazeaux a fianco di Maverick Vinales potrebbe produrre delle sorprese. Mentre in KTM il test team si aggiorna con Jonas Folger, che lavorerà con Dani Pedrosa e Mika Kallio, la GasGas porta in pista Augusto Fernandez, già rookie of the year in quanto unico esordiente della stagione.
Resta da capire cosa faranno i giapponesi. Honda e Yamaha hanno lo stesso problema, due piloti pieni di talento e una moto poco competitiva. Per loro i test saranno fondamentali, a partire dallo shakedown per affinare un po’ la messa a punto e continuando con il test vero e proprio in cui i piloti si renderanno conto di quanto (e come) hanno lavorato i rispettivi reparti corse.