Per Andrea Dovizioso nel Team Yamaha RNF tira una brutta aria. L’abbiamo scritto già qualche giorno fa, riprendendo alcuni articoli della stampa di settore inglese e lo ribadiamo adesso che anche i vertici della squadra hanno detto la loro. Il pilota di Forlì potrebbe non finire la stagione e, come sono pronti a scommettere proprio dall’Inghilterra, a soffiargli la sella dovrebbe essere Jake Dixon, che è inglese e che risolverebbe un sacco di grane a Dorna per via di un contratto con l’emittente BT Sport. Sostanzialmente nelle case della società che gestisce il motomondiale arriverebbero molti meno soldi se in MotoGP non ci saranno piloti britannici.
E’ lo scenario. A cui, però, adesso si aggiungono i fatti, con Andrea Dovizioso che sembra non riuscire proprio a trovare il giusto feeling con la Yamaha M1 e un team che, probabilmente, non riesce a supportarlo come vorrebbe. Quindi non solo il Dovi potrebbe essere sbattuto fuori, ma a chiudersi la porta alle spalle potrebbe essere lui stesso. Decisive saranno, quindi, queste prime gare in Europa, con Portimao che rappresenta per il pilota italiano la prima occasione di riscatto dopo soli tre punti raccolti in quattro gare. Lo sa lui e lo sanno gli uomini del suo team, a cominciare da Razlan Razali che, come suo solito, non le ha mandate a dire.
“E’ fondamentale – ha detto il manager malese – che i nostri piloti comincino ad ottenere punti importanti. Andrea, che è il più esperto dei due e che è il veterano di tutta la griglia della MotoGP, deve dare il massimo e iniziare a competere con i migliori piloti ed essere uno dei primi 10 contendenti”. Insomma: top 10 obbligatoria a Portimao. A prescindere dal feeling e dai problemi di una M1 che sono oggettivi e che non stanno tenendo in scacco il solo Dovizioso. “Lottare per l'ultimo punto con Franky Morbidelli – ha ribadito il team manager di RNF, Zeelenberg - è stato bello, ma essere a 29 secondi dal vincitore è troppo. Dovi è rimasto deluso. Ma questa è la verità al momento, dobbiamo lavorare sodo per ridurre questo divario".
Oppure, se il divario non si ridurra, per passare a scelte più drastiche che segnino una vera e propria inversione di rotta, andando a puntare su un pilota giovane e inglese e facendo, quindi, anche il gioco di Dorna. In attesa che Yamaha metta a punto una M1 più competitiva e che il team RNF si riassesti definitivamente dopo lo scossone provocato alla fine della scorsa stagione dall’uscita di scena dello sponsor Petronas. Non il clima migliore, quindi, per Andrea Dovizioso, che a Portimao dovrà tirare fuori qualcosa di più per evitare che il senso di delusione diventi soffocante. Anche se lui, dalla sua, ostenta la solita calma (apparente): "Portimão è davvero una buona pista – ha detto il pilota di Forlì - ma allo stesso tempo è un tracciato strano e molto diverso dagli altri. Il nostro unico obiettivo è fare una gara migliore dell'ultima al Circuit of the Americas. Veniamo in Portogallo con più fiducia e vedremo cosa possiamo ottenere"