“Sogno di guidare una MotoGP” – Toprak Razgatlioglu lo ha detto senza mezzi termini, ma ha sbagliato fine settimana. Perché Franco Morbidelli, nel frattempo, è rinato in Argentina e la mossa di mercato che fino a pochi giorni fa appariva quasi naturale e scontata, adesso sembra tutt’altro che certa. Sicuramente, sia inteso, è presto per affermare che Morbidelli ha blindato la sua sella nel Team Monster Energy Yamaha, ma per il l’ex campione del mondo della SBK la strada si fa dura. Anche perché Toprak non si accontenterebbe della moto di un team privato e se dovesse fare il grande salto sarebbe solo per giocarsela al vertice.
Lo ha detto lui stesso, nell’intervista rilasciata a Speedweek. “Io voglio lottare per il titolo o comunque per il podio – ha spiegato - Non voglio semplicemente guidare una MotoGP, è importante per me essere nelle condizioni di arrivare tra i primi tre con una moto competitiva. So che lì sono tutti forti e vicini, quindi il primo anno non sarebbe facile e sarei più competitivo nel secondo. Al momento penso alla MotoGP per il prossimo anno. Se non dovesse succedere, l’argomento sarà chiuso per me e rimarrò nel Mondiale Superbike. Essendo un pilota Yamaha, ho maggiori possibilità con loro. Ci potrebbe essere un posto nel team ufficiale. Ho un contratto che scade, forse firmerò ancora con Yamaha o forse andrò con un altro marchio. Una decisione non verrà presa fino a metà anno, probabilmente“.
Insomma, Toprak ha chiesto a Yamaha una M1 ufficiale e con una scadenza ben precisa: 2024. Solo che, appunto, lo ha fatto nel miglior fine settimana di Franco Morbidelli da quando è nella squadra ufficiale Yamaha, con l’italobrasiliano che in Argentina è riuscito a far emergere di nuovo il suo talento, proprio come aveva fatto nel 2020, sfiorando la vittoria del titolo mondiale con la Yamaha dell’allora Team Petronas. Di contro, invece, Razgatlioglu non è nel miglior momento della sua carriera e anche i test fatti nei giorni scorsi a Barcellona non sono andati benissimo. Il turco ha chiuso con l’ottavo tempo, arrendendosi ancora una volta allo strapotere Ducati.
“In generale non sono felice – ha ammesso il turco - Il mio non è un tempo reale, non avevo un feeling buono con la moto per fare il time attack. Abbiamo portato qui tante novità, che a volte sono andate bene e altre no. Ora pensiamo ad Assen. Comunque abbiamo lavorato bene sull’elettronica, anche se bisogna continuare a migliorare. Ad Assen non so come andrà, lo scorso anno non siamo stati molto forti. Ora abbiamo migliorato il grip posteriore e speriamo di lottare per vincere. Normalmente Rea è molto forte in Olanda e anche Bautista. Io spero solo di essere più competitivo rispetto al 2022“.