Nel sabato movimentato di Sepang si registra il primo vero dissidio tra i piloti di Valentino Rossi. Franco Morbidelli ostacola l’amico Pecco Bagnaia in FP3, si scusa e ammette le sue colpe. La distrazione però è reiterata e danneggia il ducatista in un momento cruciale della sua carriera. Il leader del mondiale confessa: “Da quel momento in poi ci ho capito poco e ho fatto di tutto per rovinarmi la giornata”
Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia. Amici da una vita, o giù di lì. Saranno migliaia le ore di allenamento tracorse in palestra, ogni giorno, coordinati dal preparatore atletico Carlo Casabianca e dal resto dello staff della VR46 Riders Academy. Altrettanti i chilometri percorsi, fianco a fianco, durante interminabili pomeriggi al Ranch, tra sportellate e terra che si solleva, con Valentino Rossi a condurre il divertimento. Centinaia le volte in cui sono seduti a tavola assieme, a condividere scherzi, battute, a confidarsi davanti alla rinomata “bistecca del Team Gradella” di Tavullia, una prelibatezza finita pure su Masterchef. Eppure oggi, nel sabato della Malesia, Pecco non ha proprio digerito il comportamento di Franco. Uno scontro che mai ti aspetteresti, divampato per una serie di circostanze in parte fortuite e in parte imputabili – bisogna dirlo – ad un atteggiamento in pista un po' svagato di Morbidelli ultimamente. Anche se forse, a guardare i numeri, verrebbe da pensare che il dissidio fosse irrimediabile, voluto da una bizzarra congiuntura astrale.
1’59”167. Alla fine delle FP3 Morbidelli e Bagnaia siglano un tempo identico. Franco decimo e Pecco undicesimo, poiché il secondo “best lap” del pilota Yamaha è migliore di quello del piemontese. Di conseguenza, Morbidelli direttamente qualificato per il Q2 e Bagnaia che dovrà passare per la rischiosa tagliola del Q1. Pecco al rientro ai box è una furia, ma l’incazzatura è – semmai – solo acuita dal destino beffardo, che si diverte a giocare con i millesimi di secondo. I nervi di Pecco saltano perché Franco, più amico che avversario in pista, lo ha ostacolato nel giro buono. Giro che il ducatista numero 63 ha dovuto abortire dopo una serie di gesti plateali nei confronti di Morbidelli, lento ed in piena traiettoria tra le pieghe del secondo settore. Nel tentativo successivo Bagnaia, deconcentrato, scivola e getta alle ortiche le residue chances di qualificarsi per il Q2 e trascorrere, nei limiti del possibile, un sabato tranquillo. “Vatti a fidare degli amici…”, sembra pensare Pecco a fine sessione. Uccio Salucci si sgancia dal muretto del Team Mooney VR46 ed entra nel box rosso, tentando di calmare Bagnaia. Franco, competitivo nel sabato malese come mai gli è riuscito in questo 2022, è dispiaciuto e paradossalmente già proiettato alla penalità che, ne è convinto, gli verrà comminata. E la sentenza della Direzione Gara arriva puntuale: 2 long lap penalty a Morbidelli da scontare nella gara di domani, praticamente compromessa per il numero 21. Nel caso di Franco pesa la recidiva, perché già ad Assen e in Argentina (oltre ad un altro episodio sempre nelle FP3 di Sepang con Quartararo) il romano di Tavullia era stato colto in fallo per gli stessi motivi. Lui lo sa, è cosciente che quella di oggi sia stata una distrazione grave. E a farne le spese è stato Pecco, l’amico che a Sepang si gioca tantissimo, un titolo mondiale. “Gli ho scritto per scusarmi e mi ha risposto” –afferma dopo le qualifiche Morbido (7° in griglia di partenza), che non si dà pace e cerca di spiegare il suo punto di vista: “Mi dispiace di avergli rovinato il giro, mi dispiace, è sempre brutto quando accadono certe cose. Ero appena uscito dai box e poiché in questa pista una curva può essere asciutta e la successiva bagnata, guardavo le bandiere e il cielo senza prestare attenzione a ciò che accadeva dietro di me. Pecco è arrivato a manetta e l’ho rallentato. La penalizzazione ci sta perché mi era anche accaduto in altre due occasioni, sono le regole. Certo sarebbe meglio anche se funzionasse meglio il sistema delle bandiere…”.
Pecco, invece, racconta come il fattaccio delle FP3 abbia poi influito sul resto della sua giornata, alla fine della quale porta a casa un nono posto in qualifica e qualche rimpianto per non aver concretizzato una velocità potenzialmente da prima fila: “Al mattino mi sono innervosito dopo quello che è successo con Franco” esordisce Bagnaia nell’intervista riportata dai colleghi di GPone. “Mi sono arrabbiato, ma dopo un’ora avevo già capito che sono cose che possono succedere. Tra l’altro la stessa cosa è successa con Quartararo, non si è vista e lui non è stato penalizzato. Ma va bene così visto che lui oggi ha vuto una giornata anche peggiore della mia (Fabio si è fratturato la falange del dito medio della mano sinistra, ndr). In ogni caso oggi ho iniziato a sentire quel qualcosa dietro la testa che ti porta ad essere meno lucido in certe situazioni. Non sono stato abbastanza intelligente da capire che oggi potevo essere in prima fila senza forzare troppo, invece l’ho fatto e in qualifica alla curva 4 sono caduto. Devo imparare da queste cose, anche se per domani in ottica gara siamo messi bene e il motore della Ducati ci aiuterà. Starà a me cercare di capire cosa fare per restare calmo, posso contare sul mio team che è capace di farmi rilassare. Forse domani sarebbe il giorno giusto per discutere di ordini di scuderia, visto che se n’è parlato tanto ma non ci sono mai stati”.