Sposta il centro dell'attenzione, Charles Leclerc: da sé agli altri. Lo fa in una recente intervista rilasciata al giornalista Roberto Chinchero su Motorsport.com a metà stagione 2023, al centro della pausa estiva di questo campionato complesso per lui e per la Ferrari. Tra considerazioni sul passato, sul presente e sul futuro della sua carriera, il monegasco - rispondendo a una domanda sull'incremento di Gran Premi in una stagione della massima serie - ha risposto togliendosi dal centro del discorso, e pensando ai "meno privilegiati" del circus.
A partire dal 2024 infatti i weekend di gara saranno 24, il tetto massimo raggiunto in accordo tra Liberty Media, FIA e tutti i team. Da alcune considerazioni fatte in questi mesi dal CEO Stefano Domenicali però, visti i forti interessi di tutto il mondo nei confronti della Formula 1 in questo momento, non è da escludere un ulteriore aumento di Gran Premi a partire dal 2025 o dal 2026, con la possibilità di vedere 25 o 26 gare in una sola stagione.
Un aumento che sicuramente piace ai tifosi, con più Gran Premi e più spettacolo, ma che allo stesso tempo mette in difficoltà chi lavora nel circus: "Spero che sia il limite massimo, non uno di più! Una parte di me capisce, non è facile se ti metti nei panni di Formula 1, abbiamo uno sport che sta vivendo un’esplosione di interesse, ed è un aspetto fantastico. Allo stesso tempo temo che possa diventare tutto un… po' troppo, e non lo dico dal punto di vista dei piloti, perché comunque abbiamo una vita bella e privilegiata".
I piloti infatti sono quelli che risentirebbero meno del peso dell'aumento di Gran Premi in un anno, grazie alla possibilità di muoversi con le maggiori comodità, arrivare nel paddock il giovedì a andarsene nella maggior parte dei casi già la domenica sera. I problemi, sottolinea Leclerc, riguardano tutte le altre persone che lavorano all'interno del circus: "Il problema si presenta se valutiamo la posizione dei meccanici, degli ingegneri o degli addetti alla logistica, c’è una parte del personale operante sui campi di gara che arriva in pista tre giorni prima di noi e riparte due giorni dopo il Gran Premio. Io sono felice ogni volta che salgo in macchina, ma allo stesso tempo credo che ogni weekend di gara debba essere qualcosa di unico, e se corriamo ogni fine settimana finiremo col perdere quella sensazione speciale che si prova alla vigilia di un Gran Premio".