Meno di 48 ore ci separano dal momento in cui i prototipi della MotoGP lasceranno, per la prima volta nella storia, il segno delle gomme sull'asfalto del Buddh International Circuit, ultima aggiunta al calendario del Motomondiale. Pare che finalmente possiamo lasciarci alle spalle la paura di un'altro fine settimana senza moto, dopo che Fairstreet Sports, organizzatore del Gran Premio, si è rimboccato le maniche assieme al Governo indiano per risolvere quanto più velocemente possibile tutti i problemi burocratici e logistici che hanno minacciato la realizzazione del GP d'India.
Nelle scorse ore, proprio Fairstreet Sports ha rilasciato un comunicato stampa in cui assicurava il proprio impegno nella risoluzione del "visagate", dichiarando come già a circa 500 persone - tra cui Marc Marquez - fosse stato rilasciato il visto d'ingresso, mentre, con l'aiuto degli enti governativi e di IRTA (l'associazione dei team della MotoGP), avrebbero lavorato senza sosta per riuscire ad accettare anche le altre centinaia di richieste ancora pendenti.
Un impegno confermato anche da Sunny Soral, addetto alla co-ordinazione dell'ufficio stampa del circuito e assistente di tutti gli inviati stranieri nel weekend di gara. "La percentuale di visti rilasciati sta aumentando costantemente, quasi tutte le problematiche maggiori sono state risolte. Ho personalmente assistito al rilascio del visto a diversi giornalisti”, ha dichiarato a Desi Racing Co. - pagina web che si occupa di motorsport in India.
Tra questi giornalisti rientra anche Simon Patterson, reporter inglese che potete leggere su The Race, il quale non ha esitato a condividere su Twitter l'odissea che, come molti altri, ha vissuto per arrivare al Buddh International Circuit, iniziata con l'arrivo all'aeroporto nella mattinata di ieri - senza ancora alcuna certezza di ottenere il visto d'ingresso in tempo per il suo volo - e terminata con una truffa ai suoi danni da perte dell'albergo dove avrebbe dovuto risiedere per tutta la durata del weekend.
Ora, nell'attesa che anche l'ultimo giornalista atterri a Nuova Delhi, rimangono solamente due ostacoli da affrontare, seppur - teoricamente - formali: l'omologazione del circuito e l'ok da parte dei piloti. Il primo dovrebbe avvenire senza grossi problemi, come confermato dallo stesso Loris Capirossi, responsabile Dorna della sicurezza, che ha ispezionato e girato personalmente sul circuito. Il secondo, invece, potrebbe presentare qualche problema: nella giornata di giovedì tutti i piloti faranno un giro a piedi della pista per analizzare le misure di sicurezza e i cambiamenti apportati al circuito indiano. Anche se dagli addetti ai lavori, come Aleix Espargarò, trapela dell'ottimismo, dovremo attendere ancora qualche ora per sapere se questo weekend potremo goderci il primo GP d'India oppure subirci un pranzo coi parenti.