Il pubblico della MotoGP è in calo. E' innegabile e gli organizzatori le stanno provando tutte per provare a invertire la rotta dopo l'addio di Valentino Rossi e dopo una stagione che in parte ci ha privati anche di Marc Marquez. In una recente intervista, Carmelo Ezpeleta ha spiegato che c'è la necessità di cambiare, anche per rendersi capaci di un maggiore appeal televisivo e l'introduzione delle Sprint Race viaggia esattamente in questa direzione.
Offrire maggiore spettacolo, però, passa ancora per la necessità di garantire migliore equità e di mettere i piloti nelle condizioni di gareggiare sostanzialmente alla pari, facendo sì che a fare la differenza siano, appunto, solo il manico e eventualmente le moto. Ecco perchè dal 2023 saranno introdotte regole più severe anche per quanto riguarda il più famigerato dei temi motociclistici: gli pneumatici. Pare, infatti, che nelle ultime stagioni si sia giocato un po' troppo con la pressione delle gomme e se da un lato ci sono stati piloti che si sono ritrovati a fare i conti con gare vanificate a causa della pressione sbagliata degli pneumatici, dall'altro ci sarebbe stato chi, invece, ha potuto garantirsi prestazioni migliori.
"Esiste un range raccomandato per pressione e temperatura deigli pneumatici entro cui rimanere, e questo non cambierà. Il prossimo anno avremo un sistema unificato in grado di misurare con assoluta certezza la pressione in tempo reale - ha spiegato il responsabile della tecnlogia in MotoGP, Stefano Cechinnelli. Avevamo un sistema in Moto2 e in MotoE, da cui abbiamo preso spunto per alcune parti del nuovo sistema MotoGP. Non dico nuova regola perché in realtà la regola non è nuova, è solo un nuovo modo di applicarla, ponendola in termini matematici”. In estrema sintesi: non sarà più possibile "giocare" con la pressione delle gomme esaranno previste penalità per quei piloti che saranno colti in errore.
"Ci saranno chiari requisiti di pressione per accettare un giro cronometrato o per considerare la gara conforme al regolamento - ha spiegato.ancora Cecchinelli - Questi requisiti sono ancora in discussione, ma il concetto è che un giro è buono se la gomma è al di sopra della pressione minima per un certo tempo durante quel giro. Per una gara, il concetto è calcolare la pressione media su ogni giro e quindi il numero di giri in cui la pressione media è superiore al minimo". Ai piani alti della MotoGP, comunque, si è stabilito di dare ai team un giusto margine per adeguarsi alla nuova tecnlogia e a prendere le misure con il nuovo metodo di applicare la regola sulla pressione delle gomme e, verosimilmente, ci sarà una fase sperimentale che dovrebbe protrarsi per circa tre gran premi. "Siamo molto disponibili a prenderci il tempo necessario per far funzionare tutto correttamente -ha concluso Cecchinelli - È qualcosa che noi, come organizzatori, cerchiamo di fare nell'interesse comune dei produttori per offrire loro condizioni di gara eque. Ai test invernali le moto avrenno già il nuovo sistema, poi si tratterà solo di cominciare a lavorarci raccogliendo tutti i dati necessari"