L’amicizia tra Valentino Rossi e Alessio Salucci, per tutti Uccio, è una di quelle che dura da una vita intera: dai tempi dell’asilo i due sono sempre stati inseparabili e adesso, sul finire di questo 2021 difficile, si apprestano a vivere le ultime gare del Dottore dopo ben 26 stagioni: “In tutti questi anni non mi sono mai guardato indietro a pensare, come invece mi è successo in questi ultimi mesi - racconta Uccio intervistato dalla Gazzetta dello Sport -. Vale ha detto dopo la pausa estiva che avrebbe smesso, ma io lo avevo capito senza che ci fosse bisogno che me lo dicesse.
Più per il suo atteggiamento, racconta Uccio, che per i risultati in pista: "Quando faceva fatica, vedevo che non si arrabbiava più in maniera sportiva, era più rilassato, e conoscendo il suo agonismo e la voglia di vincere, perché la sua vita l’ha impostata e dedicata a quello, avevo capito. E se in passato provavo a intervenire a gamba tesa per tenerlo su e non farlo pensare a un ritiro, questa volta mi sono detto che, per rispetto, avrei dovuto farlo decidere da solo. In quel momento ero davvero tranquillo, è giusto che le cose cambino, ma forse lo dicevo solo per autoconvincermi. Più passano le settimane, più si avvicina il momento e peggio sto”.
In merito a come stia Valentino, neanche lui sa dirlo: “Non lo so, lo vedo sereno e tranquillo. Però penso che un po’ di paura di non avere più quell’adrenalina della competizione al massimo livello ce l’abbia. Correre in auto sarà fighissimo, ma non è la F1 e lui è stato progettato per correre al top”. Lo stesso Rossi ha dichiarato nel comunicato Petrons in merito a Misano che sarà sicuramente emozionante per lui e che si augura che i tifosi si divertano: "La precedente gara di Misano è stata già un momento emozionante per me. Questa sarà una gara speciale e spero che i tifosi possono divertirsi".
"Il futuro in auto, invece, a oggi è diviso tra due categorie, il Mondiale Endurance (Wec) e il Fanatec, l’Europeo GT - prosegue Uccio -, la scelta sarà in base alla macchina con la quale correrà". Lo stile di vita del numero 46 comunque non cambierà: "La mia muterà radicalmente da Team Director e sarò a tutte le gare. Vale ha assicurato che verrà spesso ma, soprattutto, continuerà a fare l’atleta al 100%, allenandosi in palestra, girando coi ragazzi dell’Academy e al Ranch. E poi vuole guidare due volte l’anno la MotoGP, ci ha già detto di organizzare il programma. Ducati o Yamaha? È ancora presto per saperlo, quattro moto sono sue, le altre invece dovrà chiederle".