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Uccio: "Vale in sella alla Ducati? Sicuramente la proverà". E su una wild card...

  • di Alberto Capra Alberto Capra

7 giugno 2022

Uccio: "Vale in sella alla Ducati? Sicuramente la proverà". E su una wild card...
La Design Week è cominciata e l'ha fatto con un tocco di motomondiale. Al primo appuntamento della settimana, al Cupra Garage di Milano, c'erano infatti anche Uccio, Migno e Vietti. Un'occasione per braccare il boss del team VR46 e tirare assieme due somme su questa prima parte di campionato. Contento dei risultati? "Il nostro DNA sta cominciando ad emergere". Il rapporto con Dall'Igna? "Ha sposato la nostra visione". Cosa avrebbe fatto Vale sulla Ducati? "Difficile dirlo". Bastianini sarà il nuovo rivale di Pecco? "Speriamo di no". E sulla possibilità che provi la moto del Bez e del Maro...

di Alberto Capra Alberto Capra

Difficile immaginare una distanza più grande tra mondi come quello della VR46 Academy e la Design Week milanese. Tanta concretezza e genuinità, nel primo caso, molta apparenza e, a tratti, un po' di fuffa, nel secondo. A metterli insieme in maniera del tutto coerente ci ha pensato, tuttavia, Cupra, presente con una installazione realizzata appositamente per il Salone del Mobile, in Piazza XXV Aprile, a pochi passi dal suo Cupra Garage, già luogo d'incontro tra MOW e il mondo delle due ruote nel corso dell'ultima edizione di EICMA. Da qualche tempo, infatti, proprio tra Cupra, la VR46 Academy e il team Monney VR46, esiste un legame speciale. Un legame che ha consentito di effettuare le riprese di uno spot particolarmente riuscito, all'interno di un luogo solitamente vietato alle auto: il Ranch di Valentino Rossi. Nota, infatti, nell'ambiente, è la diceria secondo cui Valentino impedirebbe perfino a suo padre, Graziano, di girarvi in macchina all'interno. Un divieto che non ha impedito a Migno e Manzi di mettere di traverso una Born, tra le sue curve, mentre Uccio "dorme" sonni tranqulli, grazie alla proverbiale silenziosità assicurata dalla motorizzazione elettrica dell'ultima arrivata in casa Cupra.

Un video che è stato il pretesto per avere proprio Uccio, Migno e Vietti, a Milano, l'altra sera, chiamati a ritirare due Formentor nuove di zecca e a svelare il video del making of di quelle riprese. Un'occasione che ci ha permesso di scambiare quattro chiacchiere con il capitano di questa spedizione, a proposito di Cupra (ovviamente), ma anche della MotoGP di quest'anno e della possibilità di vedere un giorno Valentino in sella a una Ducati...

Uccio, come è nato il rapporto che lega Cupra al team Mooney VR46 e alla VR46 Academy?
Ci siamo conosciuti tempo fa e abbiamo dato vita al primo rapporto tramite l'Academy, inizialmente. Erano due progetti freschi e ci siamo subito trovati bene, perché esprimevano due concetti molto simili. Sai Cupra, secondo me è come noi: non assomiglia nessuno. Di academy è pieno il mondo ma come la nostra, che lavora così, non ce n'è. E con Cupra è lo stesso: la Academy è la Academy e Cupra è Cupra. Anche i nostri ragazzi, anche i più giovani, hanno subito visto un gran potenziale nel progetto e così la collaborazione si è subito estesa anche al team.

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Sei riuscito a fare anche tu due traversi dentro al Ranch con la Born?
L'ho guidata per pochissimi metri dento al Ranch, a dire il vero, ma mi hanno promesso che appena si potrà me la faranno riprovare (ride, nda). Anche i ragazzi che l'hanno guidata mi hanno detto che è molto divertente. Io, ti dico la verità, di elettrico non ho provato molto ancora, ma mi piacerebbe, è il futuro. E so che Cupra è molto avanti anche da questo punto di vista. La Born, poi, è bella...

Vale non si arrabbia se girate in macchina dentro al Ranch?
(ride, nda) Eh Vale sì, un po' si arrabbia, perché quella pista non è fatta per girarci in auto. Il fondo si rovina...

Ma è vero che la pista da flat track che c'è dentro Misano è stata fatta SOLO per fare in modo che Graziano (Rossi) possa fare i traversi con le sue macchine?
Guarda, Graziano a un certo punto faceva le orecchie da mercante al Ranch. Giustamente si sentiva libero di girare con la macchina - lui, poi, adesso, è diventato un macchinaro al 100%. E quindi una volta, due, tre, quattro... alla fine è stato "accompagnato" a Misano con l'invito a girare solo là. Ma il Grazia è spettacolare!

Siamo l'unico team che usa queste moto, a non avere il capotecnico e il data engineer che provengono da Ducati

Senti, passando alla MotoGP, sei contento di come stanno andando le cose quest'anno?
Sono molto contento! Abbiamo avuto un inizio non facile, ma lo sapevamo da novembre che sarebbe andata così. La MotoGP, per fortuna, la conosciamo da tempo e sapevamo che non sarebbe stato facile. Soprattutto quando imposti un progetto come il nostro. Perché noi siamo un progetto un po' anomalo: siamo l'unico team che usa queste moto, a non avere il capotecnico e il data engineer che provengono da Ducati. I nostri sono gli stessi ragazzi che lavorano con noi dal 2014: insieme abbiamo iniziato a fare la Moto3, poi la Moto2 e adesso, l'80% dello staff si è trasferito in MotoGP. C'è sempre un grandissimo supporto di Ducati, dietro ci sono degli ingegneri, se no la moto non la accendi neanche, però quelli che tu vedi "davanti" sono tutti uomini nostri. All'inizio Gigi mi aveva chiesto di mettere in piedi un team come Gresini o Pramac, ma noi abbiamo espresso questo desiderio di crescere anche il nostro staff e il nostro team, che ci piaceva tanto. Dall'Igna si è convinto e ha sposato la nostra idea, dandoci anche un sacco di supporto. E quindi, per rispondere alla tua domanda, sono contento, sapevo che avremmo sofferto tanto, ancora la strada è lunga, ma adesso sta cominciando a venire fuori il DNA della nostra squadra, la nostra personalità e di conseguenza anche i nostri piloti vanno più forte.

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Sei contento anche di loro?
Marini è un pilota velocissimo. Secondo me Luca ha quel problema di essere "il fratello di", ma sappiamo benissimo il suo valore... Ha perso un mondiale per pochi punti in Moto2, quindi è uno che non deve dimostrare niente a nessuno. Secondo me siamo noi che dobbiamo crescere, in generale, come team, per dargli più supporto, sia a lui che al Bez, che anche se è un rookie si è già fatto vedere nelle posizioni che contano.

Marini ha perso un mondiale per pochi punti. Non deve dimostrare niente a nessuno

Mi parlavi del fatto che i vostri tecnici non sono emanazione diretta di Ducati e del fatto che Dall'Igna abbia sposato volentieri questa vostra visione. Può essere che avesse anche un interesse ad accedere, ad esempio, al background che uno come Flamigni si porta dietro, sul fronte dell'elettronica? Magari sapere qualcosa in più di come funzionano le cose in Yamaha non è poi così male.
È sempre difficile portare delle cose da una Casa all'altra, perché ogni Casa ragiona in maniera diversa. Secondo me questa è una cosa che era più vera qualche anno fa, una volta potevi magari rivelare qualche segreto... E poi siamo tutti professionisti, ci facciamo i cavoli nostri. Sicuramente, però, può interessare il metodo di lavoro che Matteo ha portato da Yamaha e che ora usiamo anche con le Ducati. Anche se non dobbiamo dimentichiamoci che Matteo faceva il telemetrista, mentre ora fa il capotecnico, quindi per lui è un cambio importante... Il telemetrista fa quello che gli dice di fare il capotecnido, mentre al capotecnico arrivano informazioni da tutti i fronti (ingengere delle gomme, ingegnere delle sospensioni, l'elettronico), deve mettere insieme il puzzle e prendere una decisione definitiva lui, quindi è un ruolo più tosto. Per Matteo è una cosa nuova, è un'altra delle nuove sfide che stiamo affrontando, ma si sta comportando molto bene. Io sono molto contento di lui e anche Gigi lo è, perché si tratta di un tecnico con molta esperienza.

Vale cosa avrebbe fatto con questa Ducati?
È difficile dirlo. Nel momento in cui ti scatta la molla, quando vuoi fare basta, non so quanto tu possa andare forte, anche con la Ducati. Sicuramente avrebbe fatto delle belle gare, perché la moto è molto competitiva, ma per Vale era il momento di far basta. Magari se mi avessi fatto la domanda un po' di anni fa ti avrei detto "vincere": nel 2015, 2016, 2017, in quegli anni lì sicuramente saremmo andati più forte, perché con la Yamaha, negli ultimi anni, abbiamo fatto davvero fatica.

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Ma a lui, da appassionato, non gli viene mai da dire: "cazzo, però, che vogla di provarla"...
Gliel'ho detto due o tre volte, se voleva provare la Ducati, fare due o tre giri, però lui al momento ha da fare, è preso di là... Non è facile da organizzare, metterla in pista dall'oggi al domani, però, dai, sicuramente la organizzeremo e sarei contento che la provasse, così per divertirsi ecco...

Una wild card di Valentino in sella a Ducati è impossibile da immaginare?
Secondo me una wild card è una gara da preparare tanto... noi abbiamo vinto 9 mondiali, non abbiamo bisogno di fare la wild card.

Sono usciti i dati sull'affluenza di pubblico nel week-end di Barcellona. Pare che si aggirino attorno a un -30%. Al di là dell'effetto Valentino, credi che la MotoGP debba lavorare in qualche direzione particolare per risolvere questo apparente calo di interese?
Di sicuro questo è più il lavoro di Dorna che il nostro, anche se mi dispiace perché, ovviamente, se cala l'interesse, poi, in maniera indiretta ne risentiamo anche noi. È un circolo vizioso che dobbiamo cercare di interrompere. Quello che ti posso dire è che so che Dorna ci sta lavorando tanto, noi responsabili dei team abbiamo fatto tanti meeting con la direzione di Dorna in questo periodo, anche a questo proposito. Dorna vuole coinvolgere di più anche i team indipendenti, far fare più giornate ai piloti, aprire un po' le porte di questo nostro mondo meraviglioso. Sono sicuro che lo faranno e speriamo di avere nel minor tempo possibile dei risultati, ecco.

Dall'Igna si è convinto e ha sposato la nostra idea, dandoci un sacco di supporto

Mancano le personalità, i personaggi, le rivalità? Pensa alla Formula 1: Hamilton e Verstappen sono proprio due modi di essere diversi a confronto...
Sì, è un po' come eravamo noi qualche tempo fa con Stoner, Lorenzo, Pedrosa...

...se penso alle ultime conferenze stampa, Pecco, Quartararo, Espargaro, sono tutti ragazzi molto a modo, molto positivi, molto simili tra loro per certi versi.
...però gli manca quel guizzo, dici? Eh, purtroppo, un altro Vale fai fatica a trovarlo. Anche se, ti dico, è perché Pecco domenica ha avuto quel problema alla prima curva, se no si sarebbe acceso un bel duello con Quartararo, secondo me. E sarebbe stato il secondo. Per me, loro due ci regaleranno delle bellissime emozioni, perché sono due che hanno qualcosa in più degli altri e sono due persone che comunque appassionano. Però capisco cosa mi vuoi dire e ti dico di sì [mancano le personalità, nda]...

E se la rivalità scattasse l'anno prossimo con Enea?
Con Bastianini? Speriamo di no (ride, nda)! No dai, non è vero, scherzo. Enea è un grande, va fortissimo, fa paura. Però dai, io spero che se qualcuno deve essere rivale di Pecco al massimo sia... il Bez o il Maro!

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