Aveva promesso che l’avversario avrebbe pagato con la vita, invece a lasciare l’ottagono in posizione orizzontale è stato lui, Conor McGregor: fortunatamente non morto, ma con una gamba spezzata dopo il primo round del terzo match della serie contro Dustin Poirier.
Nel corso di Ufc 264 dunque il fighter irlandese ha rimediato (oltre a un grave e cruento infortunio) un’altra sconfitta contro l’americano dopo quella di inizio anno, ma, nonostante la sua stessa carriera (almeno quella da vincente) appaia ormai a rischio, non ha in alcun modo rinunciato alla propria spacconaggine.
Per prima cosa McGregor si è premurato di dire “It’s a doctor stoppage”, cioè sostanzialmente “Non ho perso, è il medico che ha fermato l’incontro”.
Poi, con un accento incomprensibile ai più, ha detto al pubblico e a Poirier che non è finita e che tra i propri Dm (messaggi privati) ci sono anche quelli della moglie di Dustin.
Dopodiché per qualche ragione ha festeggiato (o comunque è apparso su di giri) mentre lo portavano fuori in barella.
Conor è stato colpito anche a distanza dallo storico e imbattuto rivale Khabib Nurmagomedov: “Il bene vince sempre sul male”.
Per Poirier, che nella "trilogia" con McGregor si è portato sul 2-1 e che ha dichiarato di essersi sentito in controllo del match fino al momento dell'infortunio dell'avversario (che a suo dire potrebbe essere stato originato da uno scontro col suo ginocchio in risposta a un calcio basso di Conor), ora si prospetta una probabile sfida per il titolo dei pesi leggeri dell'Ultimate Fighting Championship contro Charles Oliveira.