La storia che si fonde con l’innovazione, lo stile classico che abbraccia la passione. Lele Adani e Novantesimo Minuto fino a poco tempo fa erano due linee parallele destinate a non incontrarsi mai. E invece per una strana concezione degli astri, l’ex difensore dell’Inter sarà opinionista della trasmissione della Rai. Una notizia che ci fa urlare di gioia. Non solo perché Lele Adani è ultra competente in materia ma perché chi lo ha “acquistato” aveva estremamente bisogno di un trascinatore, di una persona che il calcio lo vive anche sotto la doccia ed è capace di trasmettere questa sua passione anche al pubblico che lo segue.
C’è un’altra figura capace di farci emozionare, in maniera completamente diversa del già citato nuovo opinionista di Novantesimo Minuto, ma sullo stesso piano emotivo. È romano e romanista, tifa Boca Juniors e da oltre vent’anni ci teletrasporta in mezzo al campo soltanto con la sua voce. Francesco Repice è forse tra i migliori tre radiocronisti della storia del calcio. L’ultimo monologo di gioia dopo la parata di Gigio Donnarumma è uno di quelli da riascoltare e riascoltare e riascoltare. Un Mantra, il Padre Nostro del Pallone, come lo chiamerebbe lui. E non possiamo non riproporvelo:
“Il calcio torna a casa. Il calcio torna dov’è nato: tra le piazze di Firenze la magnifica, e l’entusiasmo che dilaga a Roma, la città eterna, prima di scendere a bagnare la sua gioia in quello specchio di mare del golfo che va a bagnare anche le falde del Vesuvio della meravigliosa Napoli e che scende come una spada verso la Sicilia, che si affaccia sulla madre Africa. E poi ancora un’isola cristallina come la Sardegna, per salire verso un triangolo di sudore e di fatica, di sguardo verso il futuro e di lavoro di tante generazioni tra Genova, Milano e Torino. Fino a culminare in laguna dove l’acqua accarezza la sinuosissima Venezia. E consentitelo, gentili ascoltatori, al vostro cronista che adesso questo entusiasmo dilaghi nel borgo dei borghi e nella meravigliosa Tropea, disegnando il tricolore sull’isola che va ad affacciarsi e precipitare in un mare cristallino. Dopo il 68’ vinciamo a Wembley, vinciamo ai rigori con sofferenza come solo noi sappiamo fare. In questo anno e mezzo di una sofferenza indicibile, dedichiamola questa vittoria anche ai nostri fratelli che purtroppo hanno dovuto arrendersi al Covid. Sicuramente, da qualche parte nell’universo staranno festeggiando l’ultima parata di Gigio Donnarumma che si è tuffato a mezza altezza a neutralizzare il tiro centrale di Saka che ci ha dato la vittoria nel campionato d’Europa".
E visto che sognare non costa niente, vi immaginate quanto potrebbe essere bello vederli far coppia in televisione, magari a commentare le partite dell’Italia ai Mondiali? Una Nazionale che ci ha fatto piangere di nuovo e che, in questo momento, è tra le più accreditate alla finale in Qatar. Soffrire con loro le ripartenze avversarie, sentirli parlare tra di loro, dispensare cultura calcistica e aneddoti, cogliere magari l’emozioni suscitate da un gol nostro contro la loro Argentina, carpire la loro tensione in caso di eventuali rigori. Già li vediamo: “Che partita Francesco, hai detto bene Lele”, mamma mia un sogno. Capiamo però le difficoltà di realizzazione di questa nostra utopia. Quanto può essere difficile un passaggio dalla radio e viceversa? Parecchio. Forse non per Francesco Repice o magari non gli interessa nemmeno. E allora ecco l’altro sogno nascosto sotto il nostro divano. Tornare ad ascoltare il Mundial alla radiolina, magari davanti al mare in compagnia di qualche amico e delle (immancabili) birre, cullati dal commento della coppia Adani-Repice. Ed esultare con loro togliendoci la maglia e immaginarsi la rete di un Azzurro, tanto poi lo rivediamo dal cellulare. Ecco ce le immaginiamo così romantiche, le nostre nuove “Notti Magiche”.