Si parla ancora dei contratti della Red Bull, che sono forse l’argomento più discusso dall’inizio della stagione del 2024, in perdita di tutti i suoi punti di riferimento nel giro di pochi mesi. Prima il putiferio del caso Horner, poi la lotta al potere con Helmut Marko, le voci sul presunto contatto tra Max Verstappen e Mercedes e poi l’addio ufficiale di Adrian Newey, in partenza verso Maranello per approdare in Ferrari. Noi lo abbiamo spesso definito un terremoto, perché nel senso vero e proprio degli effetti sismici si è visto prima il grande piccolo epicentro con lo scandalo di Christian Horner, mentre adesso stanno arrivando tutte le conseguenze. L’inizio della fine di un’era iconica per la Red Bull, che adesso deve fare i conti con tutti questi contratti terminati e con la ricerca di altrettanti nuovi dipendenti all’altezza. Anche se non è proprio facile trovare un altro Adrian Newey.
A Milton Keynes c’è quindi tanto lavoro da fare e, tra le dichiarazioni di altri team principal che raccontano di una buona quantità di curriculum arrivati dai dipendenti Red Bull e i rumor del paddock, sembra che anche il direttore sportivo, colui che segue tutto il lavoro che una squadra svolge con la Federazione e, in più, supervisiona i famigerati pit stop della squadra, sia destinato a voltare pagina. Il suo nome risuona fresco nella mente degli appassionati, perché Jonathan Wheatley era uno dei papabili sostituti di Christian Horner chiacchierati a marzo, quando l’azienda stava investigando le accuse mosse nei suoi confronti per comportamenti scorretti nei confronti di una dipendente. Il DS della Red Bull pare voglia cercare di meglio, con l’ambizione di trovare il suo primo ruolo da team principal in Formula 1 con la divisa di un’altra squadra. Non c’è da meravigliarsi però delle sue ambizioni, piuttosto del fatto che le sue intenzioni siano venute fuori proprio appena dopo l’addio di Adrian Newey.
Evidentemente il panorama interno della Red Bull girava tutto intorno all’ingegnere britannico, molto di più di quanto si potesse ipotizzare, e la sua partenza sta proiettando davvero tanti addii a Milton Keynes. Si tratta di un momento davvero prezioso per il team di Christian Horner: il 2026 si avvicina e non ci sono certezze nel momento del cambio regolamentare. Il Times vede come prossimo saluto quello di Wheatley, ma bisogna aspettarci anche quello di tutte le persone che fino ad adesso hanno lavorato con lui e con Newey, coloro che sono un po’ i loro allievi e fedeli collaboratori. In pista la Red Bull continua ad essere la prima forza, ma chissà che tutto questo trambusto non vada a influenzare anche l’armonia durante i weekend di gara.