La parte più bella delle dichiarazioni di Marco Bezzecchi nel Media Scrum di Jerez è quella che non si può raccontare. Perché non c’entra niente con le moto e perché in questo mondo in cui non si può proprio dire più niente si finirebbe per far passare l’espressione guascona, genuina e di felicità di un pilota che ha appena fatto podio come un voluto oltraggio al politicamente corretto e al buonismo, anche linguistico, dilagante. Insomma, al Bez è bastata una parola irripetibile per raccontare tutta la sua gara. Ma siccome quella parola è, appunto, irripetibile, poi pure il Bez s’è messo giù di impegno per farla più lunga. E è proprio la versione articolata quella che scegliamo di riferire anche noi. Anche perché gli spunti non sono mancati, a cominciare da una ammissione.
“Mi mancava da matti il feeling e adesso penso che siamo riusciti a trovarlo”. Il riferimento, è chiaro, è alla fatica fatta nelle prime gare per prendere le misure alla Desmosedici 2023. Una moto che anche Pecco Bagnaia, Enea Bastianini e Jorge Martin – che l’hanno guidata lo scorso anno – hanno definito “particolare da mettere a punto”. Il Bez e i suoi, però, sembrano finalmente esserci riusciti.
“Abbiamo lavorato bene e sono molto contento di questo risultato – ha spiegato – E’ un risultato che tra l’infortunio della fine dello scorso anno e l’inizio di questo mi mancava da un po’. Ci voleva proprio una bella gara”. Adesso che il lavoro ha cominciato a pagare, però, il Bez pensa già a tutto quello che resta da fare, soprattutto in vista dei test di oggi proprio a Jerez. “C’è parecchio da fare – ha aggiunto – Non mi considero arrivato. Sarà un test importante perché abbiamo diverse cose da provare sulla moto e sono molto curioso di capire che feedback mi daranno. Soprattutto perché ora arriveranno un po’ di piste che mi piacciono molto e chiaramente vorrò essere competitivo”. E’ solo l’inizio, dunque, e aver messo i piedi sul terso gradino del podio a Jerez deve servire come incentivo e non certo come appagamento di una fame che c’è e che è ancora tanta. “Io che sono tornato lo dirò solo quando sarò tornato davvero, confermandomi sui livelli dello scorso anno” – ha sentenziato il pilota di Viserba.
“Oggi – ha poi spiegato – è stata una bella giornata, ma anche lo scorso anno ho visto che tutto può cambiare in un attimo. Vinsi in India, ma poi non ho più fatto podio, quindi prima di dire che sono tornato voglio aspettare un attimo. Purtroppo o per fortuna quando si impara di più è mentre si attraversano i momenti più difficili e quindi sono contento di aver fatto bene qui a Jerez, penso di essere cresciuto come pilota e di aver cominciato a capire come si guida sopra i problemi, visto che non siamo ancora al 100%. Ora godiamocela, c’è poco da dire: stiamo godendo. Sicuramente con Vale, Pecco e gli altri faremo una cena. Non credo vere e proprie feste perché comunque ci sono i test, ma avevo una scommessa con i miei amici e quando tornerò a casa qualcosa farò, ma non dico cosa”. Intanto, però, c’è spazio anche per scherzare ancora. Con il Bez che già nei giorni scorsi aveva ironizzato sul legame fortissimo che ha con il suo cane Rubik. E’ a lui, nonostante la presenza di Vale proprio a Jerez, che il pilota di Viserba ha scelto di dedicare questo primo podio del 2024.