Il weekend di Balaton Park costa caro a Nicolò Bulega. Questa è la prima considerazione da fare al termine del weekend ungherese, dove il pilota emiliano era sbarcato con soli quattro punti di svantaggio da Toprak Razgatlioglu e ripartirà con ventisei lunghezze da rimontare negli ultimi round di questo Mondiale SBK: si tornerà in pista a Magny Cours nel primo weekend di settembre, e poi Aragon, Estoril ed Jerez a chiudere i giochi. Piste sulle quali Nicolò dovrà tentare di infastidire con più insistenza Toprak, che oggi sul nuovo tracciato magiaro ha completato per la terza volta consecutiva un weekend immacolato: vittoria in Gara 1, in Superpole Race e anche in Gara 2. Nove vittorie nelle ultime nove, undici nelle ultime dodici. Bulega ha pagato soprattutto la pessima Superpole Race in condizioni di asfalto umido (ha chiuso tredicesimo, fuori dai punti, ammettendo di dover migliorare molto nella guida su asfalto chiazzato), che lo ha costretto a partire dalla decima casella per la seconda manche, dove ha sfoderato tutto sommato una buona prestazione, molto simile a quella di ieri in Gara 1: è partito guardingo, ha rimontato con posizioni su posizioni con estrema pulizia, fino ad arrivare alle spalle del rivale turco, che però già viaggiava con un rettilineo di vantaggio sul resto del gruppo.
Nicolò in Gara 2 ha infatti chiuso sulla bandiera a scacchi con dieci secondi abbondanti di gap da Toprak, un dato che racconta meglio di qualunque altro numero l'entità del dominio del campione del mondo BMW sulla pista ungherese, dove i cambi di direzioni stretti, repentini - abbinati a condizioni dell'asfalto critiche (oltre a qualche chiazza di umido rimasta in Gara 2, tanti avvallamenti) - devono aver esaltato le ben note doti di agilità e versatilità del numero 1. Dietro alle punte di diamante di questo campionato, è salito sul terzo gradino del podio un ottimo Sam Lowes, che già ieri con la Panigale del Team Marc VDS aveva gettato nella ghiaia un probabilissimo podio nella prima manche e che oggi si è riscattato grazie ad una delle sue migliori prestazioni della stagione: nella Superpole Race mattiniera aveva sfiorato la vittoria con una fuga sul bagnatino che solo Toprak sul finale è riuscito a contenere, in Gara 2 ha fatto sudare il sorpasso a Bulega e poi ha avuto il merito di contenere un Petrucci che sembrava pronto ad inghiottirlo. Danilo invece, dopo una buona rimonta dalla decima casella, è calato in maniera improvvisa nella seconda metà di corsa, fino a transitare sul traguardo quarto, a cinque secondi di distacco dal podio e con solo mezzo secondo di margine su un discreto Andrea Locatelli, quinto.

Danilo lascerà l'Ungheria col sollievo di aver guadagnato tredici preziosissimi su Alvaro Baustista, consolidando la terza posizione nel Mondiale per una lotta che resta apertissima: dietro al ternano, a -15, adesso troviamo Andrea Locatelli, con un solo punto di vantaggio sullo spagnolo del Team Aruba. Alvaro in Gara 2 era in lotta con entrambi per un posto sul podio quando, al sedicesimo giro, sfiorando con la gomma anteriore l'asfalto ancora umido e scivoloso all'esterno del cordolo che delimita l'uscita di curva 9, è stato lanciato a quasi 200 km/h dalla sua Panigale, che si è disintegrata contro le barriere. Addetti ai lavori e appassionati si sono spaventati perché le telecamere hanno tergiversato qualche secondo prima di inquadrare il quarantenne di Talavera de la Reina, che per fortuna si è ralzato indenne da una lunga rotolata nella ghiaia.
Da segnalare, tra gli altri italiani, la buona prestazione di Axel Bassani - nono con la sua Bimota - sporcata da una penalità di tre secondi subita nel finale per aver tagliato una delle tante chicane di Balaton (altrimenti sarebbe arrivato ottavo, alle spalle di Xavi Vierge e del compagno di squadra Alex Lowes). Dietro al pilota veneto troviamo Yari Montella, che ha chiuso la top ten davanti a Mackenzie, Jonathan Rea (weekend tremendo per il sei volte campione del mondo), Sufuoglu, Michael Rinaldi, Rinaldi, Van der Mark (scivolato) e Zaidi. Assente Andrea Iannone dopo aver ricevuto l'unfit dai dottori per un peggioramento dell'infortunio a collo e spalla rimediato nella famigerata fagiolata di Gara 1. Da qui al prossimo round di settembre, probabilmente, sapremo qualcosa sul futuro del pilota di Vasto (in rottura col Team Go Eleven) e su quello di Danilo Petrucci, in trattativa con BMW per sostituire Toprak Razgatlioglu.
