Lo scorso anno al GP di Teruel, ad Aragon, non c’erano. Uno, Marc Marquez, a Cervera a causa dell’infortunio alla spalla che lo ha costretto a ben tre interventi chirurgici, e l’altro, Valentino Rossi, a Tavullia, alle prese con il Coronavirus che lo ha tenuto lontano dalle piste per quasi un mese. Per i due eterni rivali della MotoGP, quindi, sarà un gradito ritorno, visto che entrambi hanno sempre affermato di apprezzare particolarmente la pista di Aragon, anche se a raccogliere è stato sempre uno solo. Valentino Rossi, infatti, non ha mai vinto su questo circuito, pur ottenendo diversi podi in carriera, mentre Marc Marquez ha vinto ben quattro degli ultimi cinque GP disputati al Motorland: 2016, 2017, 2018, 2019.
Per l’otto volte campione del mondo la pista spagnola è un luogo magico, dove è stato capace di ottenere tanto e anche di esibirsi in alcuni dei suoi leggendari salvataggi. Ma quest’anno le premesse sono diverse e a dirlo è lo stesso Marquez: “Aragon è sempre una pista su cui mi diverto a correre e abbiamo avuto ottimi risultati lì prima dell’infortunio – ha spiegato - Ma non possiamo fidarci di quello che abbiamo fatto in passato, nel 2021 arriveremo in una situazione diversa, quindi dobbiamo affrontare il weekend nel miglior modo possibile, visto il nostro livello e quello che faranno i nostri rivali. È bello correre di nuovo al MotorLand dopo aver saltato entrambe le gare nel 2020 e speriamo di poter dare uno spettacolo ai fan. Nelle ultime gare siamo stati più vicini al vertice, lottando con i primi, quindi l'obiettivo è continuare così e vedere cosa è possibile fare domenica”.
Aspettative basse, quindi, anche se i bookmaker di mezzo mondo lo danno per favorito e considerano Aragon il luogo in cui, dopo il Sachsenring, Marc Marquez potrà tornare a salire sul gradino più alto del podio. Una cosa che su questa pista non è invece mai successa a Valentino Rossi.
“Mi sono trovato bene con la moto per tutto il BritishGP – ha detto il nove volte campione del mondo - soprattutto perché nelle prove libere abbiamo avuto uno dei migliori ritmi della nostra stagione. Abbiamo anche avuto un buon inizio di gara, dove ero in una posizione in cui potevo lottare con i piloti più veloci. Spero che possiamo sentirci allo stesso modo questo fine settimana, ma Aragon può essere davvero impegnativo in termini di livello di grip durante tutta la gara, specialmente al posteriore. Anche se sono salito sul podio alcune volte, non ho mai vinto qui (ci è andato vicinissimo nel 2015, dopo un indimenticabile corpo a corpo, nel video in fondo, con Dani Pedrosa). Il layout della pista è buono ed è veloce, ma guidarlo è difficile; devi essere particolarmente fluido su questo circuito per essere forte alla fine della gara. Vedremo cosa succederà e io non vedo l'ora di tornarci dopo averlo perso l'anno scorso”.
Intanto, per gli amanti delle statistiche, c’è chi s’è preso la bega di andare a vedere quanti e quali piloti possono ancora pensare (o sognare) di impensierire Fabio Quartararo. Sono tredici in tutto: non c’è Valentino Rossi mentre Marc Marquez è il penultimo della lista, con Aragon che diventa, per lui, una sorta di ultima occasione per restare agganciato al treno dell’impossibile. Fabio Quartararo, infatti, ha 206 punti in classifica, mentre Marc Marquez ne ha 59 e per la prima volta nella sua carriera rischia di trovarsi fuori dalla lotta al titolo con ben sei gare di anticipo (l’ultima volta, nel 2015, era uscito matematicamente di scena quando ne mancavano tre). Il francese del Team Monster Energy, invece, sulla pista spagnola avrà l’opportunità di sfoltire significativamente la lista dei pretendenti che hanno ancora la matematica a tenere accese le speranze.