Su MOW funziona così: quando devi “caricare” un pezzo in pagina è necessario prima scrivere il titolo, o comunque un titolo, e, poi, selezionare l’argomento. Ecco perché ritrovarsi a scrivere nel titolo “Nicolò Bulega” e “Toprak Razgatlioglu” e poi, subito dopo, selezionare l’argomento “MotoGP” ha fatto già un certo effetto. Perché di quei due s’è sempre parlato altrove, ma adesso il dio che governa le corse lli ha messi a fare la stessa cosa anche per la prossima domenica: guidare una MotoGP. L’italiano direttamente in gara, per sostituire il convalescente Marc Marquez sulla Desmosedici campione del mondo, e il turco in Spagna, in una primissima giornata di test con la Yamaha M1 che dall’anno prossimo lo vedrà finalmente debuttare tra i prototipi, in mezzo ai piloti più veloci del mondo.
Sempre loro, insomma, Toprak e Bulega, avversari e allo stesso tempo alleati nel provare a dimostrare al mondo che sì, anche dal mondiale delle derivate di serie si può arrivare per fare bene in MotoGP. Matenendo, comunque, ognuno il suo atteggiamento: più prudente e concentrato l’italiano, più spavaldo e leggero il turco. Ma pensando anche quasi sempre – a dispetto di tifosi che proprio non vogliono capire che i piloti non si odiano mai davvero, ma provano solo a battersi – all’altro. “Io sono sicuro che Nicolò potrà fare bene – ha detto ieri Toprak ai giornalisti di EICMA – sono contento per l’opportunità che ha avuto con la Ducati e gli auguro prima di tutto per divertirsi. Io? Per gareggiare dovrò aspettare un po’ di più, ma inizieremo da subito a lavorare con Yamaha per capire alcune cose. Lo so che sarà difficile, ma il mio sogno è diventare campione del mondo anche in MotoGP”.
Insomma: esserci non basterà a nessuno dei due. E anche Bulega, pur con i suoi modi decisamente più pacati e la consapevolezza che il suo debutto sarà molto più pesante sotto ogni punto di vista, l’ha chiaramente detto nel comunicato ufficiale diffuso da Ducati prima di questo week end a Portimao. “Sono felice e, allo stesso tempo, un po' nervoso per questo debutto –ha ammesso - Voglio godermi il momento, ma anche fare un buon lavoro con tutta la squadra. Non ho aspettative sui risultati: voglio solo iniziare a prendere confidenza con la Desmosedici GP”.
Non sarà uno scherzo, ma sarà il miglior inizio possibile e, insieme, anche la migliore fine possibile di una stagione che è stata pazzesca, anche se il titolo è finito nel box della BMW. Con Bulega, che comunque, sembra aver già voltato pagina per voler pensare solo a Portimao. “Dobbiamo tenere presente – ha aggiunto - che correremo su una pista molto particolare e impegnativa”. E anche che Nicolò ha guidato la Desmosedici solo per poco più di un paio d’ore nell’unico test a Jerez che ha potuto effettuare prima di dire sì alla proposta di sostituire Marc Marquez negli ultimi due round di questa stagione.