Il Quarantasei ne fa 46. E, signori miei, è impossibile che non ve ne siate accorti, perché basta scrollare mezzo secondo i social per accorgersi che non c’è Sanremo che tenga, non c’è bolla che sia abbastanza terza e non c’è meme virale del momento che non racconti qualcosa del giorno in cui Valentino Rossi, quel ragazzino di Tavullia che ha attraversato generazioni, è arrivato a affiancarsi al numero che ha segnato la sua leggenda. E si prepara a superare pure quello. Dentro una vita che in qualche modo ricomincia ancora dopo i 46. E oltre il Quarantasei.
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Giornali di settore, quotidiani, semplici appassionati, colleghi di una vita, gente che ha avuto o ha a che fare con le corse e gli amici di sempre hanno contribuito a raccontare il traguardo di Vale. E si farebbe torto a qualcuno se ci si mettesse a buttare giù un qualche solito elenco, perché a contraddistinguerli tutti – e su questo non ci sono dubbi – c’è il fatto che quando c’è di mezzo l’affetto per Vale non c’è mai la circostanza. Il “lo faccio perché è doveroso”. E allora giù aneddoti, foto, video, pezzi di vita passata, interviste e modi di raccontare Vale o il modo in cui ha attraversato la vita di ognuno. Ma a voler isolare un tributo, uno solo, è quello di Vasco che scegliamo. “Il Rossi a cui ho chiesto foto e autografo anche io che sono già Rossi”, disse una volta, con quel modo lì di buttarla sempre un po’ in leggerezza, l’oggi quarantaseienne Valentino.
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Ma perché isoliamo gli auguri di Vasco? Perché raccontano una roba speciale davvero: ognuno, in qualche modo, avrebbe voluto essere l’altro e sono Rossi con la V entrambi. Contenti e sicuramente pure fieri di esserlo diventati, ma ammettendo a vicenda che l’altro è più figo. Fa sorridere. Fa pensare. Si vogliono bene da sempre, pur venendo da mondi diversi e pure da ere differenti. In un momento, quando Vasco aveva un team nel Motomondiale, si sono pure sfiorati. Ma non hanno mai lavorato insieme, restando meravigliosamente uno un grande fan dell’atro. E’ bello così. E’ meglio così.
”“I 46 per il 46… il più grande, il fenomeno, il MIGLIORE – scrive Vasco come un ragazzino invaghito del suo idolo, accompagnando le parole con una carrellata di foto che raccontano un legame vero e un affetto che è autentico - Oltre ad essere un talento enorme sei una persona straordinaria… con una grande ironia e un grande cuore. Voglio una vita come Steve McQueen… o meglio come Valentino Rossi!! Auguri campione!!!"