Vedi Valentino Rossi al Mugello e vuoi sapere in quanto ha girato. Ed è lo stesso per ogni pilota professionista che, per una volta, in pista ci si presenta con una di quelle moto che puoi comprare anche tu. Vuoi sapere i tempi per misurare la distanza a piedi dalla terra alla luna forse, oppure per convincerti che in vent’anni di allenamenti quotidiani quelle velocità aliene potresti raggiungerle anche tu. Sta di fatto che loro, i piloti, quando escono così i tempi preferiscono non farli sapere: magari hanno girato con gomme vecchie, la moto con l’assetto di Misano, cose così. Non è lì che li devi misurare. Però se sei con gli amici i tempi li vuoi lo stesso. Così Valentino Rossi, Mattia Pasini e i ragazzi della VR46 Riders Academy ai signori che distribuivano i transponder hanno dato una serie di nomi falsi. Lo fanno spesso, stavolta però l’hanno mostrato a tutti.
A raccontarlo è stato Pecco Bagnaia con una storia su Instagram in cui ha scritto “Incredibile vedere questi artisti incredibili in pista oggi”. Ora, conoscendo un pochino i piloti, a pubblicare i tempi dev’essere stato quello che è arrivato davanti, ovvero l'eclettico Dave Grohl, batterista dei Nirvana nonché frontman del Foo Fighters. Dovendo scommettere un centesimo diremmo che lui, Bagnaia, ha scelto Dave. E poi? E poi tra Lenny Kravitz e Franco Morbidelli qualcosa in comune c’è di sicuro, oltre al fatto che Franky è sempre andato fortissimo con la Panigale V4. Segue uno stoico Mattia Pasini (che al Mugello correrà una wildcard con la SpeedUp di Luca Boscoscuro) e poi Bob Marley. Anche qui, a scommettere diremmo Marco Bezzecchi, che ha raccontato più volte di come il cantautore giamaicano sia il suo preferito in assoluto. Più difficile con gli altri, specialmente con Mark Knopfler dei Dire Straits (chi lo conosce, tra loro?) per non parlare di Claudio Baglioni (!) e di David Gilmour, Mr. Pink Floyd. Ne restano poi altri due: l’iconico Giorgio Vanni, che citato qui in mezzo è l’opera di un genio - e quindi di Andrea Migno? - e V. Rossi. Che potrebbe essere Vasco Rossi, certo, ma soprattutto Valentino. Uno che prende meno di due secondi dall’attuale campione del mondo in carica della MotoGP. A 45 anni.
Signori, benedite la VR46: è tutto bellissimo.