Del Track Day Of Legends organizzato da Monster Energy a Silverstone un paio di settimane fa ne abbiamo parlato qui. Così come avevamo anticipato che, per documentare quella magica giornata di sole in cui tutti i piloti sponsorizzati Monster Energy (dalle stelle della MotoGP e della SBK passando per gli eroi del Tourist Trophy) sono scesi in pista assieme in sella a moto stradali, è lecito aspettarsi un documentario in stile Valencia 2019, quando Lewis Hamilton salì sulla Yamaha M1 numero 46 e Valentino Rossi provò la Mercedes W10. Intanto qualche indiscrezione sui retroscena del #TDOL, oltre ai video pubblicati dai profili social dei canali ufficiali, è trapelata e non ha fatto altro che aumentare l'entusiasmo degli appassionati.
In questo senso spiccano le dichiarazioni rilasciate a TNT Sports da John McGuinness, leggenda del motorsport e detentore di 23 vittorie e 44 podi al Tourist Trophy dell'Isola di Man. Il classe 1972 di Morecamb ha raccontato così la sua giornata: "Ad un certo punto questo ragazzino italiano mi è passato davanti sul rettilineo, ho capito che si trattava di Valentino Rossi e mi sono detto 'è uno piuttosto veloce, mi metterò dietro di lui!'. E così mi ha trascinato a fare il giro più veloce che abbia mai fatto a Silverstone. Ho dovuto mordere il cupolino per cercare di resistere il più possibile dietro di lui. In realtà ero più interessato ad osservarlo che altro, è ancora il miglior al mondo". La cosa più bella? McGuinness quando si riferisce a Valentino Rossi adopera il termine little fella - ragazzino - nonostante sia solamente sette anni più anziano del nove volte campione del mondo della MotoGP. A supporto del racconto dell'assoluto Re del Tourist Trophy, altre due testimonianze. La prima è quella di Neil Hodgson - tredici stagioni tra Motomondiale e SBK, di cui è campione del mondo 2003 - presente ai box nel big day di Silverstone: "Irreale! John, alla sua maniera, è tornato ai box e ha detto «dietro a Valentino ho fatto il mio tempo più veloce di sempre qui a Silverstone. Lui è così leggero, sembra non fare sforzi». Io gli ho risposto «sì, quella è proprio la firma di Valentino». Fin dal primo giorno ha fatto sembrare tutto facile." Sylvain Guintoli, poi, ha fornito ulteriori dettagli: "Guida ancora benissimo. Abbiamo fatto sessioni di test con la BMW, con Valentino lì presente, ce n’era uno a Portimao. Era in pista con noi ed è ancora davvero veloce".
Da qui, un paio di considerazioni: fa sempre un certo effetto vedere Valentino Rossi in moto, ancor di più in questi ultimi anni, in cui le sue uscite su due ruote sono state centellinate. Ogni volta, immancabilmente, l'attrazione viene presto sostituita dalla curiosità, dal voler sapere in quanto abbia girato, per assicurarsi che il Dottore non abbia perso lo smalto, per non sbarrare i sogni più remoti di un'ultima wildcard del 46 in MotoGP. La seconda considerazione? Giornate come il Track Day Of Legends andrebbero organizzate più spesso, rappresentano occasioni uniche di confronto per leggende del motorsport e, di riflesso, sono iniziative che gli appassionati automaticamente apprezzano.