Chi vince tanto, spesso finisce per essere visto male. Lo ha detto Pecco Bagnaia, nella recente intervista per Motorcycle News in cui il pilota di Chivasso è apparso decisamente meno diplomatico del solito. Sarà l’aria di vacanza, sarà l’imminenza del matrimonio (domenica va all’altare con Domizia a Pesaro), ma Pecco sceglie di non ricorrere a diplomazie di sorta. “Se siamo nell'era di Pecco non lo so e, sinceramente, è un po' presto per parlare di epoche. Ci godiamo il momento e, per ora, stiamo facendo un ottimo lavoro. Il resto può aspettare”.
Dritto, pulito e senza alcuna paura di risultare antipatico. Sembra quasi un Pecco inedito, soprattutto subito dopo, quando aggiunge: “Chi vince molto è visto male. E se per questo motivo la gente inizia a detestarmi, beh non me ne frega niente”. Vincere, insomma, vale più di risultare accattivanti agli occhi dei tifosi o degli appassionati e qualunque pilota direbbe la stessa cosa. Persino quel Marc Marquez che del risultare mal visto ne ha fatto quasi un punto di forza e che tra pochi mesi condividerà il box proprio con Pecco.
“Marc Márquez contribuirà con la sua esperienza e sarà importante nello sviluppo – aggiunge il vincitore degli ultimi due titoli mondiali - A me sinceramente non interessa molto se ci sarà lui dall’altra parte del box, lavoro per me stesso e con il mio team e chiunque sia il mio partner io sto bene. La cosa più importante, come ho già detto, è mantenere il clima all’interno del box e sono sicuro che sarà così. La conferma l’avremo quando cominceremo a lavorare, ma temo che si diranno comunque molte cose come si dicono adesso: di sicuro saremo alla pari e questo tipo di sfida mi piace e mi entusiasma”. Sembra quasi una risposta allo stesso Marquez, che appena pochi giorni fa aveva lanciato una mezza provocazione proprio su come Pecco avrebbe dovuto accogliere la notizia del suo arrivo in Ducati. Almeno su questo, per adesso, i due sembrano d’accordo.E’ chiaro, però, che sono piloti diversi e ragazzi molto diversi, con Pecco che si tiene alla larga da commenti che esulano dall’aspetto strettamente sportivo e preferisce, piuttosto, parlare di se stesso: “Nelle corse, proprio come i piloti, anche le case vogliono sempre di più e per Ducati quel di più è avere due piloti così nel box. Io continuerò a puntare sui miei punti di forza, come ad esempio la partenza e le prime fasi dei gran premi. Molte volte sono partito dietro e poi ho vinto, ma la gente a volte sembra dimenticarsene. Perché quando ti qualifichi bene, nascondi il tuo istinto predatorio e la tua capacità di sorpasso. Si dice tanto che in MotoGP oggi non si sorpassa, ma, se sei veloce e capace, in un modo o nell’altro riesci a sorpassare”.
L’obiettivo per il prossimo anno è continuare a farlo, magari anche ai danni dello stesso Marquez, con Pecco che guarda indietro una sola volta in tutta l’intervista di MCN. Quando? Quando parla della Desmosedici che ha amato di più: “Le Ducati oggi sono moto estremamente precise e perfette: ma la migliore per me è stata la moto del 2021. Era fantastica e uno dei miei più grandi rimpianti è non aver vinto il titolo in quell’anno perchè di tutte le moto che ho guidato, per me la 2021 e anche la 2022 sono state le migliori Ducati di tutti i tempi. La GP23 e la GP24 sono ottime moto, ma hanno pro e contro, mentre quelle Desmosedici avevano solo grandi vantaggi”. La Ducati di oggi, comunque, per stessa ammissione di pecco non ha nulla a che vedere con quella che guidava Casey Stoner, tanto che averlo raggiunto e superato per numero di vittorie con la Rossa è qualcosa che il pilota di Chivasso sembra quasi voler ignorare: “Lui ce l'ha fatta in quattro anni e, soprattutto, quando vincere con la Ducati era molto più complicato, ma è anche vero che per me ottenere ventitre vittorie non è stato facile perché siamo otto Ducati in pista e siamo tutti preparati per vincere”. Uno dei più preparati per vincere è sicuramente quello Jorge Martin che Bagnaia si ritroverà nuovamente avversario nella prossima stagione e sopra all’altra moto italiana. “Non conosco le dinamiche della scelta di Jorge Martín quando ha scelto di andare in Aprilia – ha concluso Pecco – io devo solo pensare a fare il pilota. Aprilia è una grande squadra con una grande moto e ha scelto un grande pilota, sono sicuro che insieme avranno grandi soddisfazioni”.