Presentazione show quella di Kylian Mbappé al Real Madrid: dopo essere cresciuto nel Psg il calciatore ha finalmente coronato il sogno di giocare in Spagna: “Darò la vita per questa maglia”, ha detto baciandola. Guadagnerà decisamente meno rispetto all’era francese, in cui aveva uno stipendio di 72 milioni di euro lordi, ma la cifra è comunque alta (forse troppo?): 20 milioni netti a stagione più bonus per un contratto di 5 anni. Kylian sarà un giocatore del Real, quindi, fino all’età di 29 anni. Una scommessa sicuramente a lungo termine, ma, dati e prestazioni alla mano, Mbappé vale effettivamente quello che riceve? In un europeo in cui la sua Francia non ha brillato e in cui lui sembrava quasi non esserci, e da calciatore teoricamente più rappresentativo di un Psg che nonostante i milioni che sono stati investiti sono quattro anni che non va nemmeno in finale di Champions League. Dobbiamo chiederci se questo giocatore potrà essere decisivo, soprattutto, in un campionato con un calcio completamente diverso rispetto a quello francese, come La Liga, in cui a dominare non è solo una sqaudra com'era ai tempi di Parigi, ma ci sono anche il Barcellona, l’Atletico Madrid, il Villareal o l’Atletico Bilbao. Quello dell’europeo poi lo possiamo definire il vero flop (e quindi il più recente) del francese, dato che ha segnato un solo gol su rigore e che la sua Francia non è stata mai particolarmente pericolosa. Lui, il capitano l'uomo che avrebbe dovuto fare la differenza per la squadra di Deschamps e invece contro la Germania si è letteralmente dissolto. Momenti in cui nascono nuovi rapporti, ma vecchi ricordi tornano alla mente: l’addio al calcio di Antonio Cassano, un talento indiscutibile, ma purtroppo sprecato. Era il 13 ottobre ddel 2018 quando Cassano ha detto che “è arrivato il giorno in cui decidi che è finita per davvero”. Era la fine di una carriera fatta di tantissimi alti e di altrettanti bassi. Di “cassanate” e di magie. Fuori dagli schemi, in campo e non. Un po' fuoriclasse e un po’ eterno talento sprecato. Un rammarico tutto italiano, che il giorno del saluto al calcio, ha fatto male, in fondo, anche a chi diceva di non sopportarlo.
Al di là delle caratteristiche tecniche, i cui punti di forza sono la velocità in allungo e la forza che gli consentono di prodursi in continue progressioni palla al piede (ma rimarranno con il passare degli anni?), quello che serve è essere decisivi. Grande scatto, dribbling, soprattutto a rientrare rispetto a quelli in superamento e carenza nel gioco aereo. Siamo sicuri che quest’operazione non sia come quella che la Juventus ha fatto con Cristiano Ronaldo? Un grande giocatore, anche se a parere di chi scrive non paragonabile a Lionel fenomeno Messi, che ha creato delle aspettative rivelatesi poi infondate. Come si può pensare che un solo giocatore, peraltro grande accentratore (non solo di attenzioni), possa trainare la squadra alla vittoria della Champions League? Un’operazione folle anche da un punto di vista economico quella che fece la squadra di Torino: acquistato nel giugno 2021 per 115,8 milioni di euro dal Real, Cr7 è costato 86,2 milioni l'anno, per cosa? Ancora devono capirlo in casa Juve. E la sua mancanza di centralità Ronaldo l’ha dimostrata anche in questo europeo, in cui era titolare fisso a discapito di giovani molto più in forma di lui. Hanno deluso i big, ha deluso Kane, come Kylian e come Ronaldo.
Mbappé arriva comunque al Real vestendo la maglia numero 9, ma non dimentichiamoci che con quel numero, proprio in quella squadra, hanno giocato Ronaldo (quello vero), Benzema, ma anche l’altro Ronaldo, Cr7. Mbappé ha chiuso il suo intervento con un "Hala Madrid" urlato insieme a uno stadio gremito. Beh, a gasare gasa, non c’è dubbio, speriamo per lui, per i suoi fan e per chi lo paga che oltre al record di ingaggio faccia anche il record di gol...