Spagna contro Inghilterra è la finale di un Europeo che non ha regalato un calcio spettacolare, soprattutto se consideriamo l’amarezza per noi italiani visto che la nostra nazionale, quella capitanata da Luciano Spalletti, è uscita agli ottavi. Non un buon risultato, ma, in generale, non un bel gioco quello mostrato dal panorama del futbol europeo. Ma questa sera c’è sicuramente una squadra che ha meritato di andarsi a giocare questa finale, ed è la Spagna di Luis de la Fuente, che ha dominato non solo contro gli azzurri, ma ha vinto tutte le partite che ha giocato finora, andando solo una volta a fare risultato oltre i tempi regolamentari. Non solo vincere, ma convincere, è questo il messaggio che ci hanno trasmesso. Il bel gioco, il calcio fluido, dirompente, con passaggi di prima, una chiara visione di gioco e quella sorpresa che porta il nome di Lamine Yamal, Mvp (Most valuable player, ovvero miglior giocatore) nella semifinale contro la Francia di Dechamps. Dall’altra parte c’è l’Inghilterra di Southgate, che non ha brillato in quanto a estetica, ma che offre un calcio più fisico, più serrato, non sicuramente il tikitaka del primo Pep Guardiola, con un Harry Kane che non ha sopreso come ci si sarebbe aspettato. Tutto questo è stata confermato al fischio finale, perché Kane è uscito al 60', non ha brillato e non è stato decisivo, non è riuscito a portare la sua Inghilterra sul tetto d'Europa per il secondo europeo consecutivo. Questo, a differenza di Nico Williams e Yamal, protagonisti indiscussi di questa gara secca, che ci hanno regalato goal e assist: in due fanno 39 anni oltra a tanta tanta impressione per la potenza dilagante che esprimono nelle lorocate.
La Spagna ha giocato con il 4-3-3 e un tridente d’attacco che solo a leggerlo fa venir voglia di rivedere la partita, quello formato da Yamal, Morata e Nico Williams, mentre l’Inghilterra con un 3-4-2-1 con Foden e Bellingham dietro Kane unica punta centrale. A commentarla, da casa, ci sono stati per Sky la coppia formata da Maurizio Compagononi e Beppe Bergomi che dall’ Olympiastadion di Berlino hanno fatto concorrenza alla Rai, che ha finalmente sostituito Antonio Di Gennaro con Lele Adani. Noi di MOW avevamo fatto un appello, che in parte Mamma Rai ha accolto e ascoltato: ridarci, per la nazionale e per il calcio della tv di Stato Lele e il suo storico amico (compagno no, non ci piace) Riccardo Trevisani. Ora, manca solo Trevi e per il resto, possiamo assaporare il calcio con la F che, come sempre, ci farà godere.