Ma è possibile avere sonno durante una partita della Nazionale di calcio? A quanto pare la risposta è affermativa, e no, gli sbadigli non sono da imputare agli azzurri di Luciano Spalletti, quanto, piuttosto a chi ci intrattiene da casa, dal piccolo schermo. Nessun livore ovviamente, ma se a fare la telecronaca e il commento Rai sono Antonio Di Gennaro e Alberto Rimedio è facile fare zapping su Sky, dove ci sono Fabio Caressa e Beppe Bergomi, abbonamento permettendo. Ma, per chi non lo avesse, almeno mamma Rai dovrebbe aiutare il popolo italiano e rallegrare quest’offerta calcistica. Sappiamo benissimo quanto i ruoli, in generale, siano dettati da vari fattori, quali l’amichettismo, come direbbe il buon Fulvio Abbate, l’anzianità, il saperci fare con le pubbliche relazioni. Tutto bellissimo, ma questo non c’entra niente con il calcio, con la pancia degli italiani, con la goduria che ti dà un urlo anche eccessivo al microfono e che ti fa esultare come se avessi vinto al Superenalotto. Per questo, cara Mamma Rai, un accorato appello: (ri)dacci la telecronaca di Riccardo Trevisani con il commento di Lele Adani, un duo che tutto fa venire fuorché quel senso di assopimento che si avverte solo dopo il pranzo di Pasquetta o la cena del 24 dicembre.
Due personaggi controversi, divisivi, ma che, proprio per queste loro caratteristiche generano il dibattito, che è il contrario della stasi e del sonno. Qualcuno di voi ricorda delle frasi clamorose (cit) dell’attuale accoppiata che commenta gli Europei? Noi no, ma magari abbiamo problemi di memoria, eppure di Trevi non possiamo dimenticare come dice centrocampista centrale (MAAAAAAAAAICON), in cui si mangia palesemente la seconda “c” per la troppa foga, come di Adani è indelebile la sua ossessione per il “calcio con la F”, per l’Argentina, per dei talenti improbabili che solo lui ricorda. Gli interisti non possono dimenticare la storica frase del 20 maggio 2018 “la prende Vecino” sul gol di testa del centrocampista nerazzurro che ha garantito la qualificazione in Champions League alla squadra di Milano. Il commento di Adani? “La garra charrua dell’uruguagio”, altra sua perla, una di quelle pietre emiliane (si, lo sappiamo che si dice miliari, ma non era adatto al contesto) di Lele che gli appassionati conoscono a memoria. Lui che da sempre è stato innamorato di Matias. Ma poi c’è stata “la riprende Vecino”, in Inter-Tottenham del 18 settembre 2018, un qualcosa di statisticamente improbabile, non essendo Vecino il bomber per eccellenza, ma sì, è successo, e quella telecronaca è entrata nella storia.
Il tutto preceduto da Adani che gli chiede “quell’angolo che cosa ti ricorda?” e Trevisani che risponde “dici che la prende Vecino?”. Ebbene, a due minuti e mezzo dalla fine della partita, con Candreva dalla bandierina, parte l’urlo “l’ha ripresa Vecinoooooooooooooo”. Questi sono attimi che non si dimenticano, queste sono le perle che ti fanno saltare dal divano, che ti fanno sentire come se fossi allo stadio, che ti fanno strappare i vestiti di dosso e vivere davvero il futbol, che ti fanno letteralmente impazzire. Trevisani è famoso per diverse uscite, tra cui quelle contro una certa classe arbitrale, per scontrarsi (è un eufemismo) con il tecnico toscano Massimiliano Allegri, ma anche per altri episodi, per definire le parate “senza senso” quando lo fanno impazzire. Come dimenticare quando ha avuto probabilmente un piacere ultraterreno sulla doppietta di Radja Nainggolan contro l’Inter il 26 febbraio 2017? Giocatore che lui stesso ha definito “un ufo. Come nel primo tempo, quasi allo stesso minuto, 2-0 per la Roma che gioca con l’ufo, con il numero 4”. Le sue frasi che si accompagnano ai commenti di Lele tra cui “un campione senza senso e senza tempo”, o la celeberrima frase su Lionel: “Messi, Messi, Leo Messi. Il sinistro migliore del mondo. Da Di Maria a Messi, dalla Bajada alla Perdriel, sempre Rosario, la città del calcio, uno per l'altro, si sblocca la partita. Fútbol”.
Ecco, noi è questo che vorremmo vedere, non Adani sedotto e abbandonato a fare il post-partita che oramai è solo “cronachiste e cronachisti” ed è rigorosamente da vedere su Cronache di Spogliatoio. Quello che vogliamo è un’Italia che lotta e vince insieme a noi, ma a noi che possibilmente non siamo larve spiaggiate sul divano, ma spettatori convinti, incazzati quando serve, partecipi, goduriosi, veraci, innamorati. Questo calcio è bello, questo calcio ci fa impazzire, ma questo calcio dovrebbe essere di chi lo sa fare, in tutti i sensi. Quindi forse ci vorrebbe un bel rimedio al buon Rimedio da parte di mamma Rai...