Ma cosa è successo al calcio? Dopo il passaggio dei diritti della Serie A nelle mani di Dazn, servizio streaming a pagamento, sembrerebbe che la grande passione degli italiani non sia più incentrata così tanto sul pallone. Un cambio radicale di interessi, e soprattutto di visioni televisive, che segna un vero colpaccio per Sky. Infatti, riporta Italia Oggi, “a inizio 2023 il gruppo Sky, a livello europeo, aveva già siglato l’intesa con Atp e Wta per acquisire in esclusiva i diritti tv di tutte le partite di tennis maschile e femminile per cinque anni dal 2024 al 2028”. Una decisione che si è rivelata un successo soprattutto per la filiale italiana dell’immensa azienda di telecomunicazioni; per cui, riporta ancora il quotidiano, “il valore di quei diritti, da inizio 2023 a inizio 20234, è decuplicato grazie al boom di ascolti del tennis e alla fioritura, accanto a Sinner, di Lorenzo Musetti […] e Jasmine Paolini […] E ora il management italiano del broadcaster controllato da Comcast si ritrova per le mani un prodotto tennis pagato pochissimo e che frutta molto”. E la domanda adesso è inevitabile: ma il tennis è diventato il nuovo calcio?
Parlando di numeri, invece, questi riportati sempre da Italia Oggi, “Sky Italia […] spende circa dodici milioni di euro l’anno in diritti tv del tennis […] parliamo più di seimila match in dodici mesi”; mentre dall’altra parte il calcio italiano “costa in diritti novecento milioni di euro all’anno (settecento milioni versati alla Lega Serie A da Dazn, e 200 milioni da Sky)”. Una differenza abissale (il tennis costa settantacinque volte in meno rispetto al pallone, dato di Italia Oggi), che sembra però pendere dalla parte delle racchette e delle palline gialle, le quali, continua il giornale, sono “già in grado di produrre su Sky ascolti attorno al milione di audience per dieci-quindici volte all’anno”. Altro che Europei, Mondiali e Serie A, basta con i soliti luoghi comuni, gli italiani vogliono il tennis, e questo Sky lo ha capito bene; e soprattutto prima di tutti gli altri…