Sorride sempre e sui social appare assolutamente rilassato, mentre si gode la neve di Madonna di Campiglio insieme alla compagna Francesca Sofia Novello e alla piccola Giulietta. Però per Valentino Rossi è pure tempo di pensieri, perchè è vero che il suo team ha fatto più che bene al primo anno di MotoGP e è vero pure che il contratto firmato con Ducati garantisce almeno un'altra stagione in sella alle Desmosedici, ma il futuro in MotoGP si pianifica sempre un anno prima. E le parole dette da Gigi Dall'Igna nel giorno della festa Ducati a Bologna lasciano intendere che ci sarà una decisione da prendere a breve.
Già nelle scorse settimane, anche per voce del presidente FIM, s'era vociferato della possibilità di un ritorno di Valentino Rossi in Yamaha, ilmarchio a cui ha legato la sua storia di pilota e sono in tanti nel paddock a sostenere che Ducati non potrà andare avanti a lungo con otto Desmosedici in pista. Adesso lo ha detto pure Dall'Igna in persona: "Sarà difficile che si possa continuare a lungo con otto moto, ma finché potremo continueremo -ha detto l'ingegnere di Borgo Panigale - abbiamo deciso di aumentare il numero di moto e piloti in pista tempo fa ed è una strategia che ha dato i suoi frutti. Abbiamo scelto bene e ora abbiamo una solida base di piloti. Siamo pronti a dare loro quello che serve per poter dimostrare tutto il talento che hanno". Insomma, non sarà nel 2023 che il numero di Desmosedici in pista diminuirà, ma prima o poi dovràsuccedere.
E è chiaro che questa consapevolezza porta alla più logica delle conclusioni: a girare i tacchi potrebbe essere la squadra di Valentino Rossi. Non perchè le cose non funzionano e meno che mai per qualche assurdo complotto, ma semplicemente perchè sarebbe la soluzione più naturale. Non è credibile, infatti, che la storia di Pramac in MotoGP possa continuare con un marchio diverso da quello di Ducati, viste le scelte e le politiche portate avanti in questi anni (con Pramac che, di fatto, è il bacino su cui far crescere i piloti da portare in ufficiale) e non è credibile, salvo clamorosi colpi di scena, che ci si possa separare dalla famiglia Gresini, visto anche che proprio lì finirà quell'Alex Marquez che rappresenta l'esca perfetta per tentare "l'assalto" a Marc Marquez ora che la sua storia con Honda sembra essersi un po' incrinata.
Se alasciare Ducati dovesse essere, invece, la squadra d Valentino Rossi, sarebbe una sorta di "ritorno alla normalità", anche da un punto di vista dell'immagine. Yamaha, infatti, vuole tornare ad avere un team satellite e è chiaro che l'aspettativa di tutti è quella di rimettere insieme due storie sportive che sono diventate leggenda. Valentino Rossi, che pure nelle scorse settimane aveva smentito le voci di un accordo già fatto per il 2024, sembra quello più convinto di tutti dell'operazione. Lo sono molto meno, invece, i piloti, ma anche i tifosi, visti i risultati fatti ultimamente dalla yamaha M1 e viste le difficoltà che a Iwata hanno dimostrato nel tenere il passo della Ducati. E' come se Yamaha, a questo punto, dovesse dimostrare tutto in un solo anno e non sarà affatto facile. Mentre Gigi Dall'Igna, sotto il solito pizzetto, se la sorride...