“La sfida vera era dormirla tutta!”: a parlare così era un giovane Valentino Rossi, a proposito delle trasferte aeree tra Italia e sud-est asiatico per quelle ultime tappe del motomondiale che si consumavano tra Giappone, Australia e Malesia. Poi però, con il passare della stagioni, quel sonno pesante di cui era grande fautore si è fatto più leggero e lui, che di viaggiare per correre non ha mai smesso, ha dovuto trovare altri modi per far scorrere il tempo tra una gara e l’altra. A dargli una mano, già da un po', la passione per il giallo, che per una volta non è quello sgargiante e fluorescente che l’ha accompagnato per trent’anni di carriera, ma quello dei libri. Thriller e polizieschi insomma, che si chiamano gialli per via di una pressoché infinita collana di volumi pubblicata dalla Mondadori a partire dalla fine degli anni Venti tutt’ora in produzione.
Stavolta, in vacanza alle Maldive assieme alla compagna Francesca e alla figlia Giulietta, Valentino si è portato in viaggio Lo Sciamano (Sperling & Kupfer, 17,95 €) secondo libro pubblicato da Salvatore Esposito (il Genny Savastano di Gomorra La Serie) che racconta la storia di un profiler esperto in delitti rituali. Ok, non è il giallo Mondadori, ma il genere è quello e quando Valentino Rossi posta un libro, di fatto consigliandolo, è sempre da quella categoria che va a pescare. Lo Sciamano apre a una trilogia (il secondo, Eclissi di Sangue, è già in vendita) ed è preceduto da Non volevo diventare un boss, esordio su carta stampata di Esposito in cui l'attore partenopeo racconta parte della sua storia, dal bancone del McDonald’s al successo.