Anche la fine di questa stagione di MotoGP è ormai giunta al termine, con Fabio Quartararo già incoronato campione del Mondo a Misano, un altro campione che si prepara al saluto finale. Prima o poi doveva succedere che Valentino Rossi smettesse, non poteva correre per sempre, c’era chi però sperava magari di avere ancora un po’ di tempo prima di vederlo appendere il casco al chiodo, poi - invece - ecco ad agosto l’annuncio del ritiro che sarebbe avvenuto a fine stagione. Un fine stagione che si disputerà a Valencia, una pista con cui Vale ha un rapporto tutto suo perchè qui fu dove perse nel 2006 per la prima volta il titolo mondiale e poi, nel 2015, dove vide sfumare la possibilità di conquistare il decimo. Valencia però è anche teatro di ricordi legati alla F1 e di quando scese in pista per una sessione di test con la Ferrari e i piloti del cavallino.
Per questo appuntamento Valentino ha dichiarato nella preview ufficiale del team Yamaha-Petronas - come riportato da TuttoSport - di sentirsi “normale”: “Valencia è sempre un weekend speciale, può essere una gara difficile sotto diversi aspetti, soprattutto perché è l’ultimo appuntamento dell’anno. Ma è una pista dove ho avuto anche diversi bei ricordi. Voglio entrare tra i 15 e conquistare qualche punto. Sebbene questa sia la mia ultima gara in MotoGP mi sento normale, e va bene, perché questa è stata una stagione molto lunga. Forse i giorni dopo il weekend saranno un po’ diversi quest’anno, ma vedremo. Spero di avere l’opportunità di dire ‘ciao’ ai miei tifosi in maniera positiva e ringraziarli per il supporto.”
Come dichiarato in precedenza, sebbene i giorni che verranno saranno intensi, Valentino Rossi non ha alcun ripensamento: “Sicuramente correrò con le GT, ci sono tre campionati interessanti, uno addirittura diviso tra gare sprint ed endurance, ma non ho ancora deciso con quale macchina – ha spiegato Valentino - Ho delle buone offerte, ma per me è un po’ difficile capire: nelle due ruote conosco tutto come le mie tasche, le moto, i campionati, il paddock, la gente, mentre qui è come aprire un libro nuovo. Poi si decideranno i compagni di squadra, ma saranno sicuramente forti. L’Endurance è molto interessante, ci sarà una classe nuova con tanti nomi importanti come Ferrari, Porsche, e via così. Ma devo capire qual è il mio livello, vedere se sono abbastanza competitivo”.
Per quanto riguarda le moto invece mai dire mai: “Per ora sono tranquillo così, credo di aver detto tutto quello che c’era da dire sopra alle moto. Se poi dovessero mancarmi troppo vedremo di riprovarne una in qualche modo. Adesso però non ho alcuna intenzione di fare test con le moto, anche perché sono noiosi. Invece continuerò a seguire i team VR46, anche per Moto2 e Moto3 che sono sempre campionati molto interessanti e che possono dire tanto sul futuro del motorsport.”