La vita del team manager non gli piace, non lo ha mai nascosto e non c’è occasione in cui Valentino Rossi non ripete che non ha alcuna intenzione di passare i suoi giorni a fare un lavoro diverso da quello del pilota. Lo ha detto con toni seriosi a volte, scherzando molte altre volte e lo ha ribadito anche di recente, spiegando che è più che felice di prestare il nome a ben quattro team, uno in MotoGP, uno in Moto3 e due in Moto2, ma di volersi occupare di altro. Una sorta di presa di distanze che in qualche modo è naturale se si pensa al carattere di Rossi, alle abitudini (tipo alzarsi molto tardi al mattino) che da sempre dice di avere e anche se si pensa alla imminente paternità, visto che Rossi vorrà avere del tempo per la sua famiglia. I team ci saranno, insomma, lui supervisionerà, ma resterà, di fatto, solo un nome sopra ad una gestione amministrativa e sportiva che sarà affidata ad altri.
E’ un’altra la creatura su cui non intende delegare nessuno e lo ha ribadito anche ultimamente: “Sull’Academy e sui piloti della VR 46 Riders Academy decido io”. Che significa nello specifico? Che la sua è la prima e anche l’ultima parola su chi entra a far parte della ristretta cerchia dei suoi allievi, ma anche sulle decisioni di mercato rispetto a quelli che ne fanno già parte. Insomma, se Francesco Bagnaia guida una Ducati Desmosedici non è solo perché Pecco voleva Ducati e Ducati voleva Pecco, ma anche perché Valentino Rossi ha ritenuto che quella moto fosse la migliore per le caratteristiche di guida del suo pilota. Idem per quanto riguarda i programmi di allenamento, gli aspetti su cui concentrarsi relativamente alla crescita sportiva e personale dei piloti dell’Academy e sulle regole da rispettare. Che, stando a quanto si dice a Tavullia, sono piuttosto rigide e senza possibilità di deroga. Più che possibile, quindi, che Valentino Rossi sarà anche l’uomo chiave del mercato della MotoGP dopo il 2022, visto che ben quattro riders appartengono, appunto, alla sua Cantera.
Dai prossimi giorni, infatti, a Luca Marini, Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli si aggiungerà a pieno titolo anche Marco Bezzecchi. Il giovane pilota dello Sky Racing Team sarà annunciato, proprio come compagno di squadra di Luca Marini, a ridosso del GP di Portimao. Lo ha ribadito anche Pablo Nieto, in una recente intervista a Motorsprint: “È un progetto molto bello, avremo due MotoGP, una Factory 2022 e una Factory 2021. Tutti sanno chi saranno i piloti, ma presto faremo l'annuncio. Sono felice di lavorare con Ducati e con Marini e Bezzecchi”. E magari aiuterà anche ad assorbire una grande mancanza: “Sarà difficile – ha concluso Nieto - non rivedere il 46 in pista, senza Vale, senza fare due chiacchiere con lui il giovedì al camper o quando ci vediamo lì. Sono molto triste ma lo capisco, alla fine quando hai fatto tutto quello che hai fatto e vedi che forse non è più il momento, è comprensibile. Lo sostengo e sono con lui. E sarà sempre con noi”.