Uccio l’aveva detto tempo fa: “E’ vero che la M1 di Valentino sarà come quella dei due piloti ufficiali, ma gli aggiornamenti arriveranno con un pochino di ritardo rispetto a Maverick Vinales e Fabio Quartararo”. E così, in effetti, sembra essere stato, visto che è notizia ormai data per certa che la moto di Valentino Rossi potrà contare su importanti aggiornamenti a Jerez. Dopo, quindi, i primi tre gran premi della stagione. Non è chiaro, nello specifico, di cosa si tratti e se le novità potranno contribuire a migliorare il feeling con la sua M1 del Team Petronas per il nove volte campione del mondo. Ma una cosa è certa: a Jerez e Le Mans si deciderà il futuro, con la gara successiva, al Mugello, che potrebbe essere quella dei grandi annunci.
In quell’occasione, infatti, è molto probabile che Valentino Rossi sciolga le riserve circa la scelta di continuare per un altro anno o smettere e, soprattutto, circa il progetto di dare vita ad un team che porti il nome della VR46 in MotoGP. Sono, infatti, giorni di trattative serrate, sia per trovare sponsor, con l’azienda tavulliese che sta guardando negli emirati arabi per trovare un importante partnership che possa consentire di onorare il gravoso impegno della classe regina, sia per individuare le moto con cui scendere in pista. In pole c’è Ducati, con le cose che resterebbero, di fatto, come in questo 2021, ma con una livrea identica a quella di Luca Marini anche per Enea Bastianini, ma ultimamente si stanno facendo sempre più insistenti le voci di una trattativa in corso addirittura con Aprilia. La casa di Noale, infatti, non solo darà vita ad un vero e proprio team ufficiale, ma potrebbe da subito raddoppiare gli sforzi anche con una squadra satellite.
Trattative, queste, che al momento sono però scisse rispetto al futuro di Valentino Rossi pilota, anche se il balletto delle suggestioni (alcune decisamente fantasiose) è già partito. Si vedrà in futuro, anche perché c’è un presente da raddrizzare, magari contando proprio sull’aiuto di Yamaha e sugli aggiornamenti previsti per la M1 del Team Petronas in vista di Jerez. “Nel GP del Portogallo s’è visto qualche miglioramento, prima del mio errore non ero lontano dal gruppo che poi si è giocato il podio e avrei potuto chiudere nella top 10. Sono fiducioso, ora arrivano circuiti più favorevoli e che mi piacciono” – aveva dichiarato il dottore dopo Portimao. E’ chiaro che il trittico Jerez, Le Mans, Mugello sarà decisivo.