Valentino Rossi non vive granché sui social: quando era un ragazzino semplicemente non c’erano e nel momento in cui sono arrivati lui si era già abituato da tempo a difendere la privacy, motivo per cui rinunciarci per avere più amici dev’essergli sembrata una follia. Ecco perché, quando pubblica qualcosa di diverso rispetto alle foto scattate da professionisti in cui vediamo lui, un motore e (a volte) altri piloti, finiamo sempre per chiederci cosa lo spinga a farlo. Così, ancora una volta, Valentino riesce a stupire, a rendersi irripetibile. La maggior parte delle foto che pubblica sono di libri gialli, thriller insomma, possibilmente di autori italiani, o comunque niente che si avvicini troppo al caso editoriale del decennio: Valentino posta La Trilogia dello Sciamano di Salvatore Esposito, il Genny Savastanno di Gomorra, oppure La calda estate del commissario Casablanca di Paolo Maggioni.
Il format è sempre lo stesso: storia Instagram, libro inquadrato in primissimo piano, nessuna descrizione. Per uno con milioni di fan sparsi per il globo, concentrarsi sul giallo italiano è quanto di meno social si possa fare, quindi ovviamente funziona benissimo: ecco, beccatevi questo, l'ho letto e vorrei che lo leggeste tutti. Oppure no, non prendetelo, alla fine è solo una foto. Sulle piattaforme di oggi il messaggio che arriva a più di qualcuno è il seguente: se volete essere come Valentino Rossi leggete libri gialli. Che magari gli piacciono da sempre perché con quel colore ci ha stretto una storia d’amore e gloria, o forse ritrova un po’ di quell’emozione che un pilota sente allo stomaco quando si sveglia in una domenica di gare. Fatto sta che viene da sorridere immaginando un tifoso statunitense, o magari malese, che si fionda sulla barra di ricerca a caccia di un’edizione tradotta per capire meglio il suo idolo. Ecco, a Valentino si è recriminato tanto in questi termini: uno così dovrebbe dare messaggi positivi, dice qualcuno. Dovrebbe schierarsi politicamente o prendere posizione sui grossi temi sociali del nostro presente. Ma davvero esiste un messaggio più potente, da un fuoriclasse del motociclismo cresciuto tra carburatori e miscela al 3%, rispetto a questo? Leggete, signori. Possibilmente gialli.