Il lavoro della VR46 Academy è sotto gli occhi di tutti. Fondata ufficialmente sei anni fa, nasce da una storia lunga e di passione vera. Il primo pilota con cui Valentino Rossi aveva deciso di condividere gli allenamenti era stato Marco Simoncelli, quando al posto del Ranch c’era la Cava e l'approccio era decisamente più casereccio. Poi Marco se n’è andato ed è arrivato Franco Morbidelli: una situazione difficile alle spalle, tanto talento e i modi educati che abbiamo imparato a conoscere negli anni. Oggi Morbidelli corre in un team ufficiale, così come Pecco Bagnaia che - al pari di Franco - ha già vinto un titolo in Moto2. D'altronde è questo l’obiettivo dell’Academy, far arrivare i suoi piloti in alto: “La missione è aiutare i piloti italiani a entrare in MotoGP - ha spiegato Valentino - Si comincia da giovani, come abbiamo fatto con Pecco, Franco, Luca, Bez, Cele, ecc. - dalla Moto3. Vogliamo avere giovani piloti per il futuro”.
Ultimo dei quali Alberto Surra, classe 2004, che dal 2022 affiancherà a tempo pieno Andrea Migno nel Team Snipers di Mirko Cecchini: “Ci è sembrato una buona scelta perché è un pilota di grande talento che ha fatto molto bene nei campionati minori”. Le parole di Rossi, “Poi ha passato un anno con noi e si è allenato con noi. Perché per noi è anche molto importante conoscere il carattere di un pilota. Ci piacciono i ragazzi simpatici ed educati che - anche da giovani - sanno qual è il loro posto”.
Entrare nell’Academy non è facile, anzi. In molti hanno lasciato la struttura per i motivi più disparati (a fine 2019 sono stati Baldassarri, Bulega e Foggia) che Valentino riassume così: “Non siamo un gruppo facile. È un po' come essere in caserma, ci sono i veterani e per essere accettati bisogna prima guadagnarsi la simpatia dei veterani del gruppo. Non è così facile”. Detto questo, Surra sembra aver passato l’esame nel migliore dei modi: ”Ho l'impressione che Alberto sia un bravo ragazzo - e penso che sia anche un pilota veloce”. Ha concluso il 9 volte iridato.