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Valentino Rossi: “Non credo di essere veramente pronto per il ritiro”

13 ottobre 2021

Valentino Rossi: “Non credo di essere veramente pronto per il ritiro”
Intervistato per La Caja di DAZN, Valentino Rossi ha ammesso che il pensiero dell’ultimo GP della sua lunghissima carriera, il prossimo 14 novembre a Valencia, lo manda in paranoia. Non sarà facile per lui, non lo sarà per tutti quelli che lo hanno amato. E lo sarà ancora meno per quelli che da anni sembrano vivere per sparargli contro

“Sono in paranoia per Valencia, il pensiero del giorno in cui scenderò dalle moto da corsa non è facile da affrontare” – Valentino Rossi lo ha detto anche a LaCaja di DAZN, in una intervista in cui ha ribadito un timore che aveva già espresso alcune settimane fa: il momento in cui dovrà salutare la sua moto sarà durissimo. E dovrà condividerlo con il mondo intero, sapendo, però, che non sarà il solo a finire travolto dall’emozione. Ventisei anni di carriera sono un’infinità nello sport e il personaggio Valentino Rossi non è stato quello di un semplice sportivo che ha vinto tanto. Ha rappresentato, da solo, anche il suo stesso sport, facendo appassionare alle corse in moto milioni di persone e almeno due generazioni. Ecco perché in tanti, all’indomani dell’intervista per LaCaja, si sono aggrappati ad una frase che Valentino Rossi ha effettivamente pronunciato: “Penso di non essere così pronto per il ritiro”.

E’ chiaro che il dottore non intende ripensarci e che la sua affermazione sia riferita al momento esatto dell’addio, a Valencia, ma l’idea di una marcia indietro ha sfiorato tutti. Anche se non vinte più, anche se va sempre meno e sempre peggio. Non ci ripenserà e su questo non ci sono dubbi. E sarà difficilissimo per lui e per tutti noi trovarsi in quell’esatto istante in cui accarezzerà per l’ultima volta la sua M1, prima di dirle definitivamente addio. Grazie e addio! “Da quel momento la mia vita cambierà – ha aggiunto il Dottore - smetterò di essere un pilota della MotoGP. Non sarà facile, ma sarà comunque anche un bel momento”. Ce lo auguriamo anche noi e lo auguriamo ad uno sport che continueremo ad amare, ma che forse dovrà assorbire un urto che sarà potente. Per tutti, compresi quelli che lo hanno massacrato di parole, soprattutto in questi ultimi anni, ed a cui Valentino Rossi ha dedicato un pensiero: “Sono quindici anni che leggo messaggi che mi invitano al ritiro, ma non mi hanno mai interessato, ora però è arrivato il momento”.

Soffriranno anche gli haters, perché, come recitava quel vecchio film, c’è gente che uscendo di scena manca di più ai nemici che agli amici. E Valentino Rossi, probabilmente, appartiene a quella cerchia lì. Anche perché chi lo ha amato avrà, comunque, i suoi ragazzi ancora in pista. Una squadra cresciuta tra Ranch e goliardate e che, adesso, si prepara ad aprire definitivamente le porte anche ad un altro pilota di buone speranze: Alberto Surra. Lo ha annunciato lo stesso Valentino Rossi, in una nota pubblicata da Speedweek: “La nostra missione è aiutare i piloti italiani al loro arrivo in MotoGP. Partono giovani, come abbiamo fatto con Pecco, Franco, Luca, Bezzecchi, Celestino… della Moto3. Vogliamo avere giovani piloti per il futuro. Alberto è un pilota di grande talento, ha passato un anno con noi perché è importante conoscere il carattere di un pilota. Ci piacciono i ragazzi simpatici ed educati che anche da piccoli sanno qual è il loro posto e il loro sogno”.

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