Giorni intensi per Valentino Rossi che ha ufficialmente aperto le danze della sua ventiseiesima stagione nel motomondiale, oltre che della prima con i colori del team satellite di Yamaha, Petronas SRT. Una stagione che lo vedrà dividere il box con Franco Morbidelli, ma anche l’asfalto con il fratello Luca Marini. I primi responsi della pista, dopo i test di Losail, però, sono tutt’altro che soddisfacenti per il nove volte campione del mondo. Nel primo giorno, infatti, Rossi non ha tentato l’attacco al tempo, proprio per capire bene la moto ed evitare di prendere rischi. Nel secondo, invece, ha avuto un problema tecnico ed ha chiuso al ventesimo posto, lontanissimo dalle altre Yamaha in pista e con qualche preoccupazione in testa. Pensieri, quelli sportivi, che per il momento non saranno affiancati da quelli di altra natura, visto che è di oggi la notizia (riportata da Il Resto del Carlino) di un “successo” ottenuto da una società che fa riferimento proprio a Valentino Rossi in tribunale a Pesaro. Ma ad aprile ci sarà l’appello.
Losail: le dichiarazioni di Valentino
Non è soddisfatto, ma non si fascia la testa Valentino Rossi. Troppa la sua esperienza nel motomondiale per preoccuparsi dopo soli due giorni di test, anche se c’è la consapevolezza di dover lavorare molto per trovare il giusto feeling con la Yamaha M1 del team Petronas. “Ventisei anni nel mondiale – aveva detto dopo il primo giorno di lavoro – sono veramente tanti. Ma mi diverto ancora, provo ancora grandi emozioni e sento di poter essere competitivo. Ecco perché sono ancora qua, puntando alla top five pur senza avere l’ossessione del decimo titolo”.
Per centrare gli obiettivi, però, c’è molto lavoro da fare, con Valentino che ha provato ad individuare le aree di intervento, mettendo subito in chiaro che già dai prossimi test sarà necessario invertire la rotta e concentrarsi su alcune problematiche specifiche. “Abbiamo provato – ha detto - a fare una moto più facile da guidare: non vado male nel misto, ma perdo nelle curve lunghe, faccio fatica ad accelerare. Dobbiamo modificare il setting per essere più efficaci in uscita. Perdo tanto in accelerazione, mi manca un po’ di grip e sono in difficoltà. Abbiamo provato il telaio, ma il feeling è molto simile a quello del 2020. Abbiamo altre cose da provare nei prossimi tre giorni”. Il telaio, insomma, troppo simile a quello del 2020 e troppo distante da quello del 2019, contrariamente a quanto affermato da Fabio Quartararao. Con Yamaha che, dunque, si trova con feedback diversi da parte dei suoi piloti. Ma per la casa dei tre diapason è stata una giornata comunque molto buona, come ha ammesso lo stesso Valentino: “Oggi Quartararo, Vinales e Morbidelli sono stati molto veloci, è stato un giorno positivo per Yamaha – ha ammesso - Ho avuto un problema con la moto e non è stato possibile fare il time attack per migliorare. La mia posizione non è fantastica e il mio tempo non è buono. Devo guardare i dati e seguire una strada differente per i prossimi test. Ho già parlato con Cal Crutchlow e Maverick Vinales”.
Dal Qatar all'aula del tribunale per la casa di Tavullia
Intanto è di questi giorni la notizia di una bega legale per Valentino Rossi. Come riferito oggi da Il Resto del Carlino, infatti, il nove volte campione del mondo e sua mamma Stefania Palma sono stati citati in giudizio, in sede civile, da una vicina di casa. In primo grado il giudice si è espresso in favore di Rossi, ma il prossimo 16 aprile ci sarà la prima udienza alla Corte di Appello di Ancona.
La vicenda non è quella ormai nota (e anche conclusa) che riguarda il Ranch, ma quella relativa ai lavori effettuati sulla casa di Valentino Rossi in cui risiede la mamma del nove volte campione del mondo. Opere di ampliamento, stando a quanto è dato sapere, con nuove realizzazioni che, a detta della vicina di casa, avrebbero fatto perdere valore alla sua abitazione. Da qui la richiesta (rigettata in primo grado) di un risarcimento di circa 850.000 Euro. Una somma che avrebbe dovuto fungere da indennizzo dopo che la donna non era riuscita a vendere la sua casa a causa del panorama ostruito dalle proprietà di Rossi. Il pilota si è costituito in giudizio attraverso una società immobiliare che fa riferimento a lui e che è proprietaria dei suoi immobili.
La donna - che in passato aveva anche presentato degli esposti in procura per abusi edilizi che a suo dire violavano norme di tutela del patrimonio storico-culturale (archiviate) - è stata anche condannata al pagamento delle spese. Ma è tornata alla carica in Appello, come riferisce Il Resto del Carlino dopo aver contattato il legale che assiste la vicina di Valentino. “L’ufficio tecnico del Comune di Tavullia – si legge in un virgolettato del quotidiano - ha disatteso l’applicazione della normativa presumibilmente a causa della notorietà delle persone coinvolte nei fatti. Invero è appena il caso di evidenziare come la persona che occupava la casa in questione è Stefania Palma madre di Valentino Rossi, noto pilota motociclistico, che è impiegata all’Urbanistica del Comune di Tavullia".