Questo weekend l’Enzo e Dino Ferrari di Imola era pieno di tifosi, tutti riassunti nel cartello “Ti seguirei anche se giocassi a bocce”. La prima di Valentino Rossi in un campionato automobilistico, a 27 anni dal debutto nel motomondiale, ha decisamente smosso le folle. Per chi seguiva il GT da prima dev’essere stato bello ma anche fastidioso, più o meno come dare una festa e trovarsela piena di imbucati. Ecco come è andata, per Valentino Rossi, la prima nel Fanatec GT World Challenge Europe.
Il campionato è diviso in due categorie: gare sprint e gare di durata, cinque e cinque. In questo caso si correva la seconda, tre ore non stop nel pomeriggio dopo le qualifiche della mattina. Con oltre 50 macchine in pista, Valentino fa fatica a trovare il giro perfetto in prova chiudendo con il 15° tempo assoluto. La macchina è piuttosto adatta al circuito, Rossi soffre i cordoli troppo alti che scompongono l’assetto, specialmente in uscita dalla variante alta. La quindicesima piazza però, tutto considerato, non è male. Nel GT World Challenge ognuno dei tre piloti impegnato in gara deve correre almeno 50 minuti, poi si entra ai box per cambio gomme, rifornimento e cambio pilota.
La macchina #46 del Team WRT parte con Nico Müller, che quest’anno correrà anche nel DTM. Lo svizzero riconsegna l’auto ai box dopo poco meno di un’ora di guida: la squadra, con Valentino ai box pronto a salire in macchina, è la prima ad effettua il cambio pilota. Partivano dalla 15° casella, Müller ha guadagnato una posizione. Tra le varie regole del campionato c’è il divieto di montare gomme riscaldate, così i primi giri di Rossi servono a prendere un po’ il ritmo. Imola è tutta per lui, la tensione mentre entra in auto è altissima. La velocità c’è: Rossi mantiene la sua posizione, lavora di fino sul cronometro e se non avesse 43 anni e 9 titoli mondiali staremmo parlando di giovane promessa. Poi però, rientrando ai box commette un errore che da fuori sembra una leggerezza: Valentino, tra il traffico in pit-lane e la safety car, manca il box del Team WRT ed è costretto ad uscire per un altro giro con il meccanico che lo insegue prima di passare il volante a Frederic Vervisch, che si ritrova a lottare per la 23° posizione. Scena un po’ fantozziana e un po’ romagnola, con la rimonta dell’ultima ora del pilota belga conclusa con un 17° posto finale. Ora viene da sorridere pensando a un fuoriclasse che, nonostante tutto, è rimasto quello di sempre. Si diverte, porta il pubblico alle gare e se sbaglia lo fa in pit-lane, quando solo l’esperienza ti aiuta: lui ne ha moltissima e allo stesso tempo non ne ha per niente. “Non sapevamo esattamente cosa aspettarci - ha raccontato Rossi ai microfoni di Sky - molto ottimisticamente potevamo dire di entrare nei dieci e ce la stavamo facendo, purtroppo ho fatto un errore nel rientro ai box: siamo rientrati con la safety car e c’erano un sacco di macchine, c’è stato un problema col lollipop e ho passato il box. Quindi ho fatto un errore e ho dovuto fare un altro giro per fermarmi: ho perso tanto, abbiamo finito 17°. Si poteva fare meglio, però siamo andati forte”. Il prossimo appuntamento è sul circuito di Brands Hatch tra un mese, dal 30 aprile al primo maggio, e i piloti correranno due gare sprint: una il sabato, l’altra la domenica, entrambe da 30 minuti.