È andata bene per un pilota all’esordio, meno per un fuoriclasse della velocità. Si potrebbe riassumere così il primo anno di Valentino Rossi nel Fanatec GT World Challenge Europe, campionato con cui il 46 ha trovato il modo di procurarsi un po’ di quelle sensazioni a cui era ormai abituato dopo un quarto di secolo nelle corse. Per il 2023, dopo l’esordio su di una Audi R8, assieme al Team belga WRT passerà ad una BMW M4 GT3 con supporto ufficiale, macchina già testata ad ottobre al Montmelò che gli è subito sembrata "più grande, moderna e facile". I test di Barcellona, al netto di tempi e finezze di cui sono informati in pochi, ci dicono una cosa fondamentale: BMW sta spingendo molto in termini di comunicazione sulla presenza di Valentino Rossi al volante della nuova M4 e non perderanno occasione per raccontarlo.
Per questo, nonché per prendere confidenza col mezzo in vista dei primi test ufficiali del campionato in programma il 7 e 8 marzo 2023, Rossi potrebbe prendere parte come wildcard alle 12 Ore di Bathurst, appuntamento che chiunque abbia una passione per l’endurance o i simulatori di guida conosce bene. Il Mount Panorama Circuit nel New South Wales in Australia (a 200 Km da Sydney) è uno dei tracciati più affascinanti e impegnativi sulla faccia della terra. Lunghi rettilinei, saliscendi senza sosta e un settore lento e pericoloso in cui i muretti raschiano la carrozzeria delle auto sono caratteristiche che lo rendono un tracciato impegnativo, sia per la guida che per la messa a punto, rendendolo una sorta di Nurburgring Nordschleife d'Australia. A far pensare che Rossi possa prendere parte alla gara ci ha pensato Shane Rudzis, che gestisce l’evento: “La lista dei piloti BMW quest’anno è decisamente importante", le sue parole di pochi giorni fa. "BMW ha in programma qualcosa di davvero speciale per la 12 Ore che aggiungerà ancora più impatto mediatico. La BMW M4 GT3 che debutterà in Australia a Mount Panorama attirerà molta attenzione e, conoscendoli, sappiamo che daranno il massimo per provare a vincere”. In altre parole, Rudzis non può ancora spendersi il nome di Valentino per vendere biglietti ma ci è decisamente vicino.
Per Rossi sarebbe anche l’occasione per mettere le ruote dove i fuoriclasse del motocicismo australiano sono già passati: a Mount Panorama, in macchina, hanno corso Troy Bayliss e Casey Stoner nella V8 Supercars, mentre Wayne Gardner ci si presentò in diverse occasioni sul finire degli anni Novanta. Tra loro poteva poi mancare Mick Doohan? In effetti no, anche se lui scelse di correrci con le due ruote, con i muretti a secco ancora più vicini. Menzione d'onore infine per Kevin Schwantz, che australiano non lo è ma a Bathurst corse con la NASCAR chiudendo con un sontuoso quinto posto da esordiente. Il momento per Valentino sarà particolarmente buono: la 12 Ore di Bathurst 2023 è in programma per il primo weekend di febbraio.