La Honda NSR 500 è una delle moto più iconiche della storia. Bellissima, d’avanguardia, vincente come poche altre: se potessimo scegliere di guidare una qualunque moto da Gran Premio, probabilmente sarebbe quella. Il fascino dell’ultimo due tempi da gara è un po’ come il V12 Ferrari o lo Spitfire della RAF, il matrimonio perfetto tra metallo e benzina celebrato dal coraggio di chi guida. Alex Briggs, storico meccanico di Valentino Rossi, aveva definito il motore della NSR 500 come “quattro 125 da cross saldati assieme” o, in altre parole, una goduria senza precedenti né repliche.
È naturale quindi che a Valencia, quando Dorna ha esposto tutte le moto vincenti di Valentino Rossi per omaggiare la sua carriera, il Dottore abbia richiesto alla Honda di cedergli la “sua” NSR 500. Per contratto infatti, il pilota che vince un titolo mondiale ha diritto a portarsi a casa la moto con cui c’è riuscito, cosa che Rossi ha fatto a più riprese dichiarando anche di tenere una Yamaha M1 in camera da letto. “Ho parlato con Alberto Puig - ha raccontato Valentino - e gli ho chiesto almeno la 500, perché questa è la mia 500. Honda stava per consegnarmi la moto e avevo già preparato il posto giusto a casa in cui metterla, ma per qualche motivo (Rossi e la Honda si separarono nel peggiore dei modi, ndr.) la moto non è mai arrivata. Sarebbe bellissimo se la Honda cambiasse idea e mi desse la moto. La terrei bene, ad una buona temperatura, avrebbe un bel posto nella mia casa”.
Parole che, nonostante Honda abbia celebrato i successi ottenuti con Valentino, non sono state sufficienti a convincere le alte sfere della Casa dell’Ala: “Beh, è una storia complicata - aveva risposto Puig, Team Manager di HRC - Non ho una risposta perfetta. Questa moto però è molto importante anche per noi, infatti la teniamo in un museo. Honda è molto orgogliosa dei titoli che ha vinto e anche di quelli che Rossi ha vinto con noi. So per certo che Honda vuole tenerla come un trofeo molto importante a Tokyo per mostrare ai nostri fans che siamo stati capaci di vincere il titolo con quella moto”.
Che di Honda NSR 500 ce ne siano poche non c’è da stupirsi: le case, specialmente quelle giapponesi, hanno l’abitudine di trasformare le proprie moto in fermacarte a fine stagione, distruggendo qualsiasi prova del proprio lavoro. L’investimento necessario in termini di ricerca e sviluppo infatti, è stato giudicato decisamente più oneroso rispetto al costo di produzione di un prototipo. Se a Valentino non verrà consegnata la moto quindi, è perché buona parte di quelle prodotte sono andate distrutte.