Dolphins, Colts e Bills, sono le tre grandi squadre che hanno visto nascere e sviluppare il talento di Vontae Davis. Un ragazzo pieno di determinazione e speranze, un ragazzo che in pochi anni ha lasciato il segno tra i corner back della lega, qualificandosi tra i migliori della categoria. Nato e cresciuto a Washington, Davis mostrò fin da piccolo la sua propensione per il campo da gioco, condividendo questa passione con suo fratello maggiore Vernon, ex tight end, ritiratosi nel 2019.
Il suo talento fu immediatamente riconosciuto dagli osservatori, tanto che, durante il Draft del 2009, venne scelto al primo round dai Dolphins all’età di diciannove anni, mettendo a segno una brillante stagione da rookie. Da qui iniziò la sua ascesa che lo vide protagonista del campo per quasi dieci stagioni, anni nei quali venne riconosciuto come uno tra i migliori difensori della lega. Durante il periodo nei Colts venne convocato in ben due occasioni per il Pro Bowl ed entrò come 59esimo nella classifica top 100 dell’NFL ma con questi team non riuscì mai ad arrivare al superbowl.
La sua carriera si è chiusa nei Buffalo durante la stagione 2018 con un ritiro insolito, senza precedenti: durante una partita ha lasciato il campo e non vi ha fatto più ritorno. "Oggi sul campo la realtà mi ha colpito forte, all’improvviso. La verità è che non dovrei più essere là fuori", queste le parole di Davis dopo la sua plateale uscita di scena. Molti, anche nel suo stesso team, lo hanno giudicato e contestato ritenendo questa scelta egoista ed irresponsabile.
In verità, questa decisione così drastica si è rivelata più ponderata del previsto ed infatti Vontae tempo dopo avrebbe dichiarato di averlo fatto per la sua salute e per la sua famiglia. In modo del tutto inaspettato, ha anche ammesso che non avrebbe mai immaginato di ritirarsi in quel modo così eclatante ma il suo fisico, già soggetto a numerosi infortuni, e soprattutto la sua mente, non erano più in grado di reggere i ritmi serrati e molto spesso estenuanti dell’NFL.
Un atto di coraggio dunque, il coraggio di chi avvertiva come un macigno il peso delle aspettative altrui, un giovane che abbandona il sogno di una vita in nome di un bene più grande: la pace propria e di chi gli era intorno. Quella dopo il ritiro, è stata una vita tranquilla e privata; l’ex cornerback ha aperto un centro benessere e ha scritto un libro per bambini “le regole di Davis per sopravvivere alla scuola media” nel quale, attraverso episodi della sua stessa infanzia, racconta delle difficoltà che un ragazzo qualunque affronta quando sceglie di seguire un percorso difficile ed ambizioso come può essere il football. Racconta di suo fratello e sua nonna, figura fondamentale della sua vita, la stessa che lo scorso primo aprile lo ha trovato morto in casa sua.
Oggi di Vontae non ricordiamo solo i vari successi in campo, i riconoscimenti e le squadre che ha contribuito a rendere grandi, di lui ricordiamo anche la sensibilità di chi a un certo punto ha scelto di dire “basta”. Basta a un mondo nel quale non si rivedeva più, basta a quegli standard che non riusciva più a reggere e soprattutto basta a quel sogno per cui aveva tanto lavorato scegliendo invece, una vita tranquilla e lontana dai riflettori del terreno di gioco.