Il ragazzo prodigio in Red Bull, con cui ha vinto quattro titoli mondiali di fila, l’eroe tanto atteso in Ferrari, il maestro in Aston Martin: Sebastian Vettel in Formula 1 è uno dei migliori piloti della sua generazione. Ha plasmato così tanto lo sport, sia dentro che fuori dalla pista, essendo una delle personalità più attive anche sul lato umano del mondiale, che quando se n’è andato lo hanno sentito tutti, dai tifosi agli addetti ai lavori. La scelta del tedesco è arrivata dopo una lunga riflessione che lo ha portato a voler stare più vicino alla sua famiglia e, per via del calendario fittissimo della Formula 1 oggigiorno, l’unico modo per poterlo fare era abbandonare il mondiale. Nei quasi tre anni di assenza dal paddock però, Vettel non è riuscito a stare troppo lontano dal circus, presentandosi come ospite a qualche gara e continuando con alcune delle sue iniziative per l’inclusività nello sport - proprio in Arabia Saudita, durante il weekend del Gran Premio di Jeddah, l’ex pilota ha organizzato Race4Women, una gara sui kart per promuovere la partecipazione femminile nel motorsport.

Dalle monoposto Sebastian Vettel comunque non è riuscito a stare lontano, guidando qualche Formula 1 storica in giro per il mondo ed effettuando anche un test ufficiale con Porsche al volante della 963 LMDh, il prototipo con cui la casa costruttrice tedesca corre nel WEC e nell’IMSA, ipotizzando una sua eventuale partecipazione alla 24h di Le Mans. Alcune voci lo vedevano anche vicino ad un ritorno in Formula 1, ricevendo esito negativo da tutte le sue proposte (Audi, Red Bull, Aston Martin…) in uno dei momenti più concitati se si parla di mercato piloti - considerando il debutto dei cinque rookies in una stagione. Sebbene il team di Max Verstappen e Yuki Tsunoda non abbia preso il tedesco in considerazione nel ruolo di pilota, Helmut Marko ha tirato fuori il suo nome proprio a Jeddah quando gli è stato chiesto del suo futuro in Red Bull.

“Quando mi ritirerò, penso che il mio sostituto ideale sia Sebastian Vettel” ha commentato il consulente del team di Milton Keynes, che a 81 anni inizia a pensare alla sua pensione - senza fretta però, perché è ancora parecchio coinvolto nei progetti della scuderia. E per il quattro volte campione del mondo l’idea non sembra poi così assurda, secondo quanto rivelato da Sky: “Penso che ci sia un solo Helmut e che il ruolo di Helmut sia suo, ma l’idea in generale è sicuramente molto stimolante. Vedremo se in futuro ci sarà qualcosa di più concreto” ha commentato Vettel. Pensare al tedesco nel ruolo di consigliere o team principal è facile, perché se si mettono insieme tutti i valori da lui finora dimostrati è naturale vederlo di rilievo tra i nomi di Toto Wolff, Fred Vasseur e Christian Horner. Allo stesso tempo, la sua posizione nel paddock rimane ancora marginale, con l’eventuale impegno che lo porterebbe nuovamente lontano dalla sua famiglia. Se però dovesse riuscire a far combaciare il tutto, sicuramente per la Formula 1 avere nuovamente un personaggio del genere nel paddock sarebbe unico, soprattutto in questo momento iconico che vede censure, nuove regole e chissà cos’altro.

