Siamo appena al primo Gran Premio della stagione, ma il rapporto tra Fabio Quartararo è la Yamaha è già ai titoli di coda.
Come si era intuito in inverno, prima e dopo i test, ormai il campione del mondo in carica sembra andare verso il divorzio dalla casa giapponese e quanto successo in Qatar, con una gara anonima chiuso al nono posto, non fa che confermare che ormai la situazione è difficilissima. Il pilota francese, forse rassegnato, per la verità almeno a parole non è andato giù troppo pesante: "Sono partito molto bene. Ho attaccato al massimo poi la gomma posteriore si è deteriorata. Ad essere sincero, non lo so perché. Mi aspettavo un po' più di ritmo, ma non avremmo potuto fare di meglio. Questo è il problema".
L'amarezza comunque è chiara: "Ho dato il 100%, di più non posso fare. L’anno scorso sono stato quasi tutta la gara in ottava-nona posizione, ma la pressione sulla gomma in quel caso era ok, più che gestibile. Oggi dal secondo giro si è alzata veramente tanto invece. Quando mi sono finalmente trovato da solo, la gomma posteriore a quel punto aveva meno grip. Noi facciamo la differenza in percorrenza di curva e in frenata, ma per tutta la gara non ho potuto sfruttare questi nostri due punti di forza".
Che il francese stia cercando di spostarsi verso altri lidi è fuori discussione, ma se durante l'inverno le porte della concorrenza sembravano spalancate adesso il discorso è cambiato: Pol Espargarò sembra più che capace di puntare a risultati importanti e Livio Suppo - neo acquisto in Suzuki - è determinato a rinnovare il contratto di Alex Rins e Joan Mir. Ducati dal canto suo ha più di un talento in casa e KTM (con Pedro Acosta in Moto2 e Raul Fernandez in MotoGP) può dire lo stesso. Resta, forse, l'Aprilia, che però può già contare su Aleix Espargarò e Maverick Vinales. Senza considerare che il conto da pagare al tavolo Quartararo, per i ragazzi di Noale, potrebbe essere troppo salato.