Mentre si cerca di fare chiarezza sulle dinamiche dell'incidente che lo scorso giugno ha cambiato, per la seconda volta, le sorti della vita di Alex Zanardi, il figlio 23enne racconta a Repubblica i miglioramenti del padre, che da quasi un anno non smette di lottare.
Niccolò ci crede, ci ha sempre creduto, suo padre è il suo eroe e arrendersi non fa parte del suo vocabolario: "Papà è cosciente già da un po' di tempo, ormai da alcuni mesi - spiega il ragazzo - Piano piano le sue condizioni stanno migliorando. Sono piccoli passi. Ma sappiamo che è un percorso lungo, ci vorrà molto tempo".
Un recupero che richiede pazienza, e che Alex affronta con coraggio, aiutato da una famiglia che non lo ha mai lasciato. Chiedono riservatezza, i parenti di Zanardi, ma fonti vicine alla famiglia - scrive Repubblica - dicono che Alex sorride, muove lo sguardo, le mani, a volte tenta di dire qualcosa che non può dire per via della tracheotomia.
Miglioramenti che, spiega Niccolò, ancora non si sa dove possano portare: "Nessuno sa dirci che cosa potrà tornare a fare. Sta migliroando sì, ma sappiamo che si tratta di un percoso molto lungo. In questi mesi non gli abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno e il nostro affetto".