Matteo Falcinelli era stato arrestato con modalità violente a Miami. Le immagini erano diventate virali per il modo aggressivo con cui era stato trattato in caserma. Nel corso di questi mesi, dal momento dell’arresto a febbraio, erano state portati avanti i capi d’imputazione. Ad annunciarlo è la madre di Matteo, Vlasta Studenivova: “Per quanto riguarda la vicenda di Matteo, lo Stato della Florida ha terminato anticipatamente, il 12 settembre 2024, il Pti program di Matteo (vi ricordo che si trattava di un programma educativo, nel quale, però, non era stato ordinato a Matteo alcun corso educativo ... Quindi non si trattava di un patteggiamento, né di alcuna pena alternativa del tipo ‘attività di volontariato o di assistenza sociale’ o simili, né di domiciliari o cose analoghe. Non era nulla di tutto ciò e voglio precisarlo, in quanto alcune persone hanno interpretato a maggio il predetto programma Pti in maniera errata). Di conseguenza martedì 17-09-2024 si è svolta l'udienza presso il Tribunale di Miami, nella quale è stata ratificata la chiusura del caso penale a carico di Matteo, con conseguente caduta di tutti i capi d'accusa contro di lui. Matteo quindi non è stato, e non sarà mai processato o giudicato (e tanto meno condannato), ed in questo momento è, quindi, anche libero da tutti i capi di accusa. Ovviamente sono molto contenta che questa vicenda giudiziaria sia finita per mio figlio”. La madre ha anche ricordato questi mesi di apprensione per il figlio in America: “Da mesi stiamo vivendo il dramma di Matteo ed adesso, più che mai, spero con tutto il mio cuore che si riesca a scoprire tutta la verità su ciò che è accaduto la notte tra il 24 ed il 25 febbraio 2024, che rimane la notte più buia della vita di Matteo e, ovviamente, anche della mia. In questi mesi ho seguito con una particolare attenzione anche gli altri casi relativi alla brutalità della polizia o degli addetti alla sicurezza privata negli Stati Uniti e sono rimasta molto colpita non solo dalla violenza, ma anche dalla frequenza con cui questi episodi si verificano a causa delle individuali azioni eccessive da parte di alcuni agenti della polizia e degli addetti alla sicurezza privata”.
Vlasta chiede giustizia per il figlio e non vuole che la cosa finisca con il ritiro delle accuse per Matteo. Per questo ha approfondito altri casi che ritiene simili. E ora lancia un appello al governo Meloni: “Vorrei quindi chiedere, nel caso dovessero essere accertate le responsabilità per i gravi episodi in cui è stato coinvolto Matteo, nelle circostanze ancora tutte da chiarire, che venga fatta giustizia e che il governo italiano mi aiuti in tal senso. Il Ministero degli Esteri ed il Consolato di Miami si sono sempre interessati, prestando anche molta attenzione al caso di Matteo, delle condizioni di mio figlio, che tutt'oggi sono molto gravi. In questo momento, però, è necessario attivarsi anche per far chiarezza sulle potenziali responsabilità per le terribili azioni le quali, pur non avendo, fortunatamente, fatto perdere la vita a Matteo, lo hanno letteralmente ‘ucciso’ dentro..., nonché per far riavere a Matteo il visto Usa per permettergli di terminare i suoi studi. Sulla questione del visto il Ministero degli Esteri si sta già attivando in modo concreto e per questo voglio esprimere un grande ringraziamento alla Farnesina. Mio figlio non porta il nome di un personaggio famoso, ma è un essere umano e non meritava in alcun modo un atroce trattamento ‘da animale’, che gli era stato riservato. So perfettamente che la polizia in tutto il mondo svolge un lavoro molto importante per garantire a tutti noi la sicurezza ed incolumità e che nella maggior parte dei casi lo fa con una grande professionalità e dedizione, ma purtroppo ci sono dei momenti in cui alcuni agenti o addetti alla sicurezza si distinguono individualmente per le modalità brutali ed uso eccessivo della forza, cose che poi hanno conseguenze tragiche e/o devastanti sulle persone coinvolte. Matteo prima era un ragazzo solare, pieno di vita e di sogni per il futuro .... oggi è un ragazzo distrutto, pieno di lacrime e di paura di tutto e di tutti.... Non auguro a nessuno di vivere quello che ha vissuto Matteo e di provare quella terribile sofferenza che ha dovuto sopportare e non auguro a nessuna madre di vedere il proprio figlio, che ha messo al mondo, brutalmente aggredito e torturato, e di sentirlo urlare dal terribile e disumano dolore che gli viene inflitto. Spero quindi che si possa scoprire la verità su quanto accaduto”.