image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

De Meo, ma cosa c’entra l'auto con la moda e il lusso? Chiedetelo a Elkann (e forse c’entra più che la Renault con le armi, vedi Macron?)

  • di Matteo Suanno Matteo Suanno

  • Foto: Ansa

17 giugno 2025

 De Meo, ma cosa c’entra l'auto con la moda e il lusso? Chiedetelo a Elkann (e forse c’entra più che la Renault con le armi, vedi Macron?)
Luca de Meo abbandona la guida di Renault per diventare amministratore delegato di Kering. Un passaggio simbolico che certifica la crisi dell’industria automobilistica europea e il vuoto strategico lasciato dalla gestione Elkann, anch'esso tentato dallo sterzare su altri comparti industriali. L’auto cede il volante al lusso (o alle armi, come chiede Macron) ? Che ne sarà di un settore già stretto tra regolamenti miopi e mancate scelte politiche?

Foto: Ansa

di Matteo Suanno Matteo Suanno

Cosa spinge un top manager che si è sempre definito “car enthusiast”, essendo peraltro investito della nomea di “golden boy” dell’automotive per le sue intuizioni, a voltare le spalle al mondo dell’auto per abbracciare quello delle passerelle del lusso? La teoria secondo cui clamorosa uscita di Luca de Meo dai vertici di Renault – direzione Kering, casa madre di Gucci, Saint Laurent e Bottega Veneta – sarebbe solo il salto di un top manager spinto dall’ambizione ben oltre la propria confort zone non regge: potrebbe essere il segnale inequivocabile che l’automotive europea procede oltre i limiti di velocità verso il cul de sac industriale. In pratica, un vicolo cieco senza soluzioni. La coincidenza temporale è illuminante: poche settimane dopo un accorato appello firmato con John Elkann per salvare il futuro dell’industria auto continentale, de Meo decide di abbandonare la barca che affonda. I mercati lo hanno capito al volo: Kering ha festeggiato con un +13 per cento in Borsa, mentre Renault ha visto svanire in poche ore quasi il 9 per cento del suo valore. Se de Meo aveva ancora speranze per il settore, le ha forse definitivamente accantonate per abbracciare un marchio che, seppur colossale dal punto di vista finanziario, non se la passa benissimo. Ma il Green Deal europeo, l’eccessiva ideologizzazione del dibattito sull’abbandono del motore termico e le divisioni tra chi punta alla costruzione di auto accessibili a prezzi contenuti e chi dà la precedenza al premium hanno reso sterile ogni tentativo di mediazione. Né Stellantis, né tantomeno Renault sono riuscite a imprimere la svolta: nel duello contro le tedesche e la burocrazia di Bruxelles, de Meo si è scoperto impotente? Forse, ma il salto nel lusso non è un salto nel vuoto per chi arriva dal mondo dell'automotive. Specie se si è stati alla corte di John Elkann che, secondo quanto scrive Michele Masneri sul Foglio, "non ha mai fatto molto mistero di voler un giorno disfarsi dell’auto diciamo generalista per concentrarsi sui brand di fascia alta (ormai si definisce “Ferrari owner”) e di considerarli non automobili ma appun- to beni di lusso. E magari fonderli un giorno lontanissimo con la Giorgio Armani, operazione di cui si vocifera da anni". Nel frattempo, Elkann ha fatto qualche prova acquisendo, tramite il fondo Exor, una partecipazione del 24 per cento in Louboutin, marchio iconico delle calzature di lusso, o entrando è entrata nel capitale del marchio di alta gamma cinese Shang Xia, fondato da Hermès. E mentre Macron chiede a Renault di fabbricare droni per l’Ucraina – un déjà-vu bellico che de Meo non avrebbe digerito – François-Henri Pinault gli spalanca le porte di Kering con un assegno milionario a doppia cifra e la promessa di libertà d’azione. Come riporta Open, nel 2022, De Meo avrebbe guadagnato in totale 3,2 milioni di euro tra parte fissa e bonus. Nel 2025 lo stipendio sarebbe salito fino a 4,5 milioni, una cifra comunque molto lontana dai 20 milioni staccati da Stellantis per il nuovo ad Antonio Filosa. Gli sforzi di Pinault hanno dunque ripagato: addio auto, addio sogni di rinascita industriale: meglio il lusso, dove forse il declino si può ancora contrastare.

De Meo in auto con Macron Ansa
Luca de Meo con Emmanuel Macron Ansa

Il paradosso è che de Meo lascia dopo aver compiuto l’ennesimo miracolo manageriale: Renault, grazie alla sua “Renaulution”, è tornata in utile e ha raddoppiato il valore delle azioni. Ma la tempesta che si addensa sull’automotive europeo è più forte persino di un leader capace di reinventare la 500, rilanciare Alpine in F1 e rimettere in carreggiata l’alleanza con Nissan. L’uscita di scena di de Meo certifica non solo la crisi di un’industria, ma anche le colpe di chi quella crisi avrebbe dovuto arginarla: il gruppo Stellantis, con John Elkann al timone, si è perso tra promesse green e strategie di corto respiro, incapace di fare sistema con i partner per dare all’Europa un piano coerente di rinascita del settore. La sfida tra il motore termico, l’elettrico e l’ibrido si è trasformata in una rissa ideologica basata sulla necessità di piantare le rispettive bandiere su affrettate e miopi politiche e mossa da interessi divergenti, in cui i colossi del premium tedesco avrebbero fatto valere il loro peso, dettando l’agenda a Bruxelles. De Meo, fra i pochi manager di che stavano tenendo botta in un’Europa ondivaga tra industria e mercato, ha scelto di sfilarsi. E mentre Kering scommette sul manager che ha saputo dare identità ai marchi, Stellantis resta con un’incognita al vertice e un destino sempre più incerto. Il sospetto è amaro: se l’auto perde i suoi migliori talenti, è perché chi dovrebbe guidarla ha sbagliato strada e si attarda a fare inversione.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Altro che Stellantis, De Meo molla Renault, ma non per andare da Elkann: destinazione Kering e il suo lusso. L’ad che “piazzò” la 500 Fiat basterà per risollevare il gruppo francese in crisi?

di Matteo Suanno Matteo Suanno

la svolta

Altro che Stellantis, De Meo molla Renault, ma non per andare da Elkann: destinazione Kering e il suo lusso. L’ad che “piazzò” la 500 Fiat basterà per risollevare il gruppo francese in crisi?

“Automotive? Il mercato è un disastro”: Elkann (Stellantis) e de Meo (Renault) lanciano un ultimatum all’Unione europea: “2025 cruciale”. E chiedono a Bruxelles di adeguare i vincoli, ma verranno ascoltati?

di Matteo Suanno Matteo Suanno

salotto in agitazione

“Automotive? Il mercato è un disastro”: Elkann (Stellantis) e de Meo (Renault) lanciano un ultimatum all’Unione europea: “2025 cruciale”. E chiedono a Bruxelles di adeguare i vincoli, ma verranno ascoltati?

Ma sapete che stipendio paga Elkann al nuovo ceo di Stellantis Filosa? Tavares rimane lontano ma... è per questo che le auto costano troppo? Ecco quanto guadagnano i boss delle case automotive (anche General Motors, Ford, Renault)

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Banche d'auto

Ma sapete che stipendio paga Elkann al nuovo ceo di Stellantis Filosa? Tavares rimane lontano ma... è per questo che le auto costano troppo? Ecco quanto guadagnano i boss delle case automotive (anche General Motors, Ford, Renault)

Tag

  • Automotive
  • Economia
  • Gucci
  • Lusso
  • Renault
  • Stellantis

Top Stories

  • Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...

    di Ilaria Ferretti

    Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...
  • Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)

    di Federico Giuliani

    Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

di Matteo Suanno Matteo Suanno

Foto:

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia

di Ottavio Cappellani

LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia
Next Next

LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy