La battaglia (legale) nata in grembo alla famiglia allargata Agnelli-Elkann pare proprio non volersi placare. Dopo gli ultimi sviluppi, che (dietro la richiesta degli avvocati di Margherita Agnelli) hanno riaperto il caso riguardante l’eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato Agnelli, per delle “delle possibili irregolarità di carattere fiscale”, portando i nomi di John Elkann, Giovanni Ferrero (presidente della Juventus e storico contabile della famiglia) e Robert Von Groueningen (amministratore dell’eredità di Marella Agnelli) sul registro degli indagati, ecco che spuntano altre novità esclusive riguardanti la faida familiare più chiacchierata d’Italia, e non solo. Infatti, adesso dovremmo smetterla di considerare questo un caso tutto nostrano, venendo meno al vecchio consiglio di Andreotti su dove pulire i propri panni sporchi. Adesso, infatti, la questione esce dal perimetro della città di Torino, e addirittura straborda fuori dai confini italiani; e non si fa mica riferimento alla Svizzera, dove (pare) la signora Caracciolo fosse residente. Gli 007 ingaggiati da Margherita avrebbero fatto luce su una presunta faccenda di frode fiscale dal valore milionario, in cui John (sempre probabilmente) avrebbe avuto un ruolo fondamentale. Dalle Isole Vergini Britanniche al Liechtenstein, “è caccia ai beni delle società nei paradisi fiscali”, scrive la giornalista Manuela Messina su Il Giornale.
E così si cominciano a tracciare le coordinate delle società sconosciute della royal family torinese, “da Tortola - scrive ancora Messina -, la più grande delle Isole Vergini Britanniche, dove ha sede la Bundeena Consulting Inc, di cui Marella Caracciolo sarebbe stata la «titolare effettiva» e dove - si legge ancora su Il Giornale - è ragionevole ritenere si trovino «beni, produttivi di reddito» derivanti dal patrimonio dell’Avvocato. Al Liechtenstein, dove potrebbero trovarsi stando alle dichiarazioni integrative presentate al Fisco dal presidente di Stellantis John Elkann a ottobre 2023 - «i redditi» collocati nelle cosiddette Cfc, cioè società estere controllate, la Blue Dragons Ag e la Dancing Tree Ag”. Ma di quali dichiarazioni si parla? Beh, anche in questo caso lo rivela la giornalista del quotidiano milanese: “Dalle stesse dichiarazioni emergerebbe, con riferimento agli anni d’imposta 2019-2020-2021, la disponibilità di beni all’estero derivanti dall’eredità di Marella e già indicati nelle dichiarazioni fiscali presentate nei termini ordinari”. E adesso, dopo anni di denunce e di esposti da parte di Margherita, ecco che si comincia a fare sul serio.
“Il cuore dell’inchiesta - continua ancora il resoconto del giornale - [...] sono i dovuti accertamenti [...] sulla presunta frode fiscale relativa alle dichiarazioni, secondo l’accusa infedeli, per gli anni 2018 e 2019: e cioè esattamente 8.166.669 euro per il 2018 e 583.333,50 per il 2019”. Somme che, secondo quanto rivelato da Il Giornale, corrisponderebbero a un accordo transattivo tra Margherita e Marella del febbraio 2004 accreditato su un conto corrente in Liechtenstein e intestato a una società offshore nelle Isole Vergini Britanniche. E su queste cifre la Caracciolo avrebbe dovuto pagare delle tasse pari a “circa 4 milioni di euro nei due anni”. Infatti, l’accusa ipotizza che la vedova dell’Avvocato “risiedesse in Svizzera solo «fittiziamente» e al fine di «evitare l’imposta sul reddito»”, e che in realtà abitasse stabilmente a Villa Frescot a Torino. E in tutto ciò, rivela sempre Manuela Messina, “il nipote John, stando al decreto di perquisizione, «rafforzò gli intenti criminosi» di Marella: e cioè assumendo alle proprie dipendenze, ovvero dalle sue società Fca Security e Stellantis Europa, e «dietro suggerimento» del consulente fiscale Gianluca Ferrero [...] assistenti e collaboratori che negli anni hanno prestato il proprio servizio alla donna”. Inoltre, bisogna riportare anche “ la assenza totale di documenti originali posti alla base della vicenda ereditaria, sin dalla successione di Giovanni Agnelli” e “la «natura ragionevolmente apocrifa» delle firme riconducibili a Marella Caracciolo su aggiunte testamentarie e contratti di locazione e comodato di immobili italiani” (fonte Il Giornale).