Firenze è la prima città italiana per multe per eccesso di velocità e complessivamente la terza, dietro Milano e Roma, per sanzioni stradali. È la classifica del Codacons a stimare il record che di sicuro non è gradito agli automobilisti, che lo scorso anno hanno fatto affluire nelle casse del capoluogo della Toscana la ragguardevole cifra di 2,3 milioni di euro grazie agli autovelox, su un totale di 46 milioni nel computo globale delle multe su strada. Un primato che balza agli occhi tanto più se si confrontano le dimensioni, notevolmente staccate, tra Firenze e le due metropoli del Paese, Milano (con 151 milioni di euro) e Roma (133 milioni). Negli autovelox, però, la città del Giglio batte tutti, quasi doppiando il capoluogo lombardo, fermo a 12,9 milioni, e surclassando Napoli, con appena 18 mila e 700 euro.
Di “triste record” parla Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale di Firenze, che ironicamente a giugno aveva portato in aula un finto autovelox e consegnato al sindaco Dario Nardella (Pd) una medaglia d’oro per il risultato raggiunto. Raggiunto al telefono da MOW, spiega: “Noi avevamo una dozzina di autovelox, di cui a funzionare erano tre o quattro. L’amministrazione ha aggiustato quelli fissi nelle strade e, ad aprile dell’anno scorso, ha aggiunto dei velox da una ditta di Castiglion delle Stiviere che sono rilevatori ottici infallibili”. Sono i cosiddetti velocar: “Vengono messi su un palo, e non solo rilevano la velocità di più auto in tre corsie (facendo la foto, poniamo, a tutte e tre le macchine che passano in quel momento), ma le segue per 30 metri. Il guidatore che rallenta quando vede l’autovelox viene comunque preso in pieno”.
Dal punto di vista politico, continua Draghi, “quel che ci ha dato fastidio come opposizione è che la maggioranza ci accusi di essere ‘contro la sicurezza’, di difendere quelli che vanno forte. In realtà, la maggior parte dei cittadini che mi hanno contattato sono persone che hanno preso una multa con il 5% di tolleranza sulla soglia di velocità. Mi ha scritto, per esempio, una signora che ha il figlio malato all’ospedale, lei non è di Firenze e ha preso la multa dodici volte non superando mai i 60 all’ora, in una strada, viale 11 Agosto, che è uno stradone di periferia, che sarebbe da trasformare in extraurbana con il limite a 70 km/h”.
Il capogruppo meloniano fa notare la sproporzione fra i “500 mila euro” di sanzioni per le violazioni di regolamenti comunali, e la cifra altissima sulle cartelle per eccesso di velocità: “Altro che 500 mila, secondo me dovrebbero arrivare a 3 milioni di euro. Vicino casa mia, per dire, c’è un locale che anziché tre tavolini ne mette trenta. Lì addirittura io revocherei la licenza. C’è poi il problema del disturbo alla quiete pubblica, o gli abusi edilizi”. Morale della favola, il sindaco Nardella fa cassa puntando sugli automobilisti: “Sì, perché è più facile, e perché due terzi dei multati o vengono dai Comuni limitrofi o sono turisti, senza contare la poca comprensibilità degli ingressi in Ztl per gli stranieri, che non sanno, per esempio, cosa significa “varco”. La situazione, insomma, è insostenibile: “Basta all’ossessione delle multe della giunta Nardella!”, esclama Draghi dai suoi social.