Christian De Sica ci riprova, lui non molla. Ed eccoci quindi di fronte al 'nuovo' trailer dell'ennesimo cinepanettone. Cinepanettone arreso in partenza visto che 'Agata Christian - Delitto sulle Nevi' non uscirà in sala sotto Natale per sfuggire da 'Buen Camino', il nuovo annunciato asso pigliatutto di Checco Zalone. Chi ne avrà il coraggio, infatti, potrà precipitarsi al cinema per gustarselo tra rutti e scorre dal 5 febbraio 2026. Non si giudica un libro dalla copertina, è vero, ma quando la stessa copertina, in questo caso locandina, prende a cazzotti sul grugno chiunque le si pari davanti, qualcosa va pur detto. Ci sono gli estremi per la legittima difesa, signor giudice. Una volta visionato il trailer, poi, sussisterebbero pure quelli di (auto)violenza domestica. Ma la Giurispredenza non ci compete, qui abbiamo l'unica colpa di possedere gli occhi e, con le cornee tumefatte, descriviamo ciò che abbiamo purtroppo appena visto, il corpo del reato. A partire dal frizzantissimo calembour che il titolo comporta, giocando con la sottigliezza di un argano a motore tra il nome del protagonista e quello di Agata Christie, la trama ruota intorno a un De Sica detective con tanto di Lillo in qualità di aiutante pasticcione (il suo personaggio si chiama 'Cuozzo' così da rendere possibile la gustosa battuta 'Elementare, Cuozzo!'). Nel cast tutta gente che deve avere diversi mutui ingombranti sulla collottola, altrimenti non si spiega la partecipazione di Lillo, appunto, come quelle di Maccio Capatonda e Paolo Calabresi. In giro leggerete che 'sta roba sia una rivisitazione, un omaggio perfino, alla fortunata saga cinematografica di 'Knives Out'. Ma non lasciatevi intortare, ci sono le prove già nel trailer: si tratta di un copia e incolla alla bell'e meglio che in più coinvolge perfino Tony Effe che, essendo musicalmente 'morto' lo scorso Sanremo, rientra dalla finestra e ora si ripropone, tipo cenone del veglione '96, come attore. E poi cosa? Le cavallette?
Non fatevi ingannare dal suggestivo cambio di contesto e pretesto: non siamo a Cortina ma in Val d'Aosta, stavolta la sedicente trama vuole essere annunciata mystery/crime. Una facoltosa famiglia che vende giochi in scatola invita 'il più grande detective d'Italia, anzi d'Europa' Agata Christian nel castello in cui abita in quanto fan delle sue brillanti gesta da investigatore. Ovviamente, ci scappa il morto che, di nuovo ovviamente, viene ritrovato con una pallottola in testa e la suddetta testa ficcata in una torta. Perché... fa molto ridere. Intanto, una valanga isola la magione dal resto del mondo: l'assassino è tra loro e tocca capire chi sia. Per darvi conto dell'originalità di tutto ciò, vi segnaliamo il godibilissimo thriller 'Finché Morte non ci separi - Ready or Not' (2019) in cui la famiglia di ricconi cattivoni doveva la propria secolare fortuna alla fortunatissima vendita di... giochi da tavola. Quindi abbiamo una prima notizia: Christian De Sica è abbonato a diverse piattaforme di streaming. Uno di noi.
Cotanto collage si preannuncia disastroso già dal trailer in cui vediamo volti noti prestarsi a questo no sense generale (e un po' ci si spezza il cuore). Maccio Capatonda è oramai diventato tutto ciò che da giovane comico perculava. E non se ne pente. Forse non è un caso che la sua ultima (e passata inosservata) serie tv su Prime Video, 'Sconfort Zone', trattasse proprio di una sua lancinante crisi creativa. Si vede. A fare il paio con De Sica, il già citato 'Brigadiere Cuozzo' ossia Lillo che, a quanto pare, si presta alle solite stanche gag sulla fisicità non prettamente da body builder che possiede. Pare che abbia proprio accettato il ruolo di 'nuovo' Boldi, che mestizia. E poi c'è Tony Effe...
Il super trapper de 'noantri titolare del disco più venduto in Italia nel 2024, 'Icon', si è artisticamente suicidato lo scorso Sanremo presentando sul palco dell'Ariston un brano orrendo al sapor di Califano (alla cui anima imploriamo tuttora perdono, ndr). Il danno di immagine è stato clamoroso e senza ritorno pure perché il nostro, non sazio della miserrima figura, durante la kermesse ha attaccato briga col conduttore e direttore artistico Carlo Conti. Il motivo? Non gli lasciava indossare la collana (dello sponsor che lo avrebbe profumatamente retribuito) durante la fiacca performance. L'umilissimo Tony ha fatto proprio il diavolo a quattro per questa cosa, rendendo noto a tutta l'Italia più che altro che non sia in grado di sillabare nemmeno la parola 'collana'. E ora, neopapà 'disoccupato' da diversi mesi, ci si ripropone come attore?! Sì, ha così tanto barbaro coraggio. Perché certi personaggi, non importa quanto sgravino, cadono sempre in piedi. Sono mesi, per esempio, che sta continuando a fatturare con post in #adv di roba extralusso sui social e di 'musica' non parla nemmeno più. Per fortuna, certo. Ma a quale prezzo?
Vero è che il nostro Mister Effe abbia debuttato da bambino, all'età di quattro anni, nel film 'Viaggi di Nozze' di Carlo Verdone per poi ricoprire qualche ruolo minore in sparute sit com dell'epoca. Ora, con tutto il rispetto, non ci pare una vera e propria 'carriera' nel mondo della recitazione, in ogni caso.
Se non altro, le attrici del cast almeno nel trailer paiono vestite, quindi forse eviteremo le 'tradizionali' battute su poppe e dintorni. Ma accotentarsi di piccole ed eventuali 'conquiste' al ribasso è sempre triste assai. Meriteremmo di più dal cinema nostrano? Come al solito, sì. Non si può continuare a infliggere brutture impiattate malamente e pretendere che la gente accorra in sala, entusiasta. Non serve essere 'Agata Christian' per scoprirlo. Amen.